Fisco in Alto Adige: la Volkspartei non incassa la norma. Toponomastica: la legge verso il rinvio

Battuta d'arresto a Roma alla seduta della Commissione dei 6 e dei 12. Nulla di fatto per la norma di attuazione che recepisce l'Accordo di Milano sul federalismo fiscale. Si riprenderà la discussione il 2 marzo



BOLZANO. Battuta d'arresto a Roma alla seduta della Commissione dei 6 e dei 12. Nulla di fatto per la norma di attuazione che recepisce l'Accordo di Milano sul federalismo fiscale. Si riprenderà la discussione il 2 marzo. E' solo uno dei fronti che vede impegnate Provincia ed Svp, cui viene chiesta versatilità nelle trattative.

LA PARITETICA.
E' stata la Commissione dei 12, presieduta da Mario Malossini, a discutere il testo della norma. Ma rispetto alle attese della vigilia, gli uffici del ministro delle Finanze non hanno depositato i loro pareri. Le obiezioni principali sono note, perché comunicate nei contatti di queste settimane, ma i documenti non sono stati presentati. Tutto rinviato al 2 marzo per la ripresa della discussione. Karl Zeller (Svp) ha intanto presentato alcne proposte di modifica. Tra queste, quella che riguarda la Commissione paritetica, prevista dalla norma, che dovrà individuare i principi e le modalità di accertamento fiscale. La Commissione dovrebbe essere costituita da quattro membri, due nominati dall'Agenzia delle entrate e due dalla Provincia. Zeller: «Ho chiesto che venga inserito anche un rappresentante dei Comuni e che venga previsto il coinvolgimento della guardia di finanza». E' stato anche disciplinato che nuovi tributi locali introdotti a livello nazionale non debbano essere recepiti da Bolzano e Trento. Quando verranno depositati i pareri dei ministeri, inizierà la trattativa, che sarà tecnica «ma anche politica», anticipa Zeller. Non è escluso che il governo decida di superare le obiezioni dei propri funzionari (ad esempio sul meccanismo del credito d'imposta).

LA TOPONOMASTICA.
La Svp ha deciso che la legge andrà varata. Ieri sembrava rientrato l'allarme per la norma di attuazione che Luis Durnwalder starebbe accarezzando sulla toponomastica, per condizionare poi la legge provinciale. L'indiscrezione trapelata congela tutto. Si torna allora alla sede naturale della discussione, il consiglio provinciale, dove è depositato il testo della Svp che introduce il criterio dell'uso e una commissione che sovrintenda la materia tecnica. Qui la Svp deve fare i conti con un fatto inedito: tutti i consiglieri italiani, compresi i due del Pd stanno costruendo una linea comune. «Solo così abbiamo più forza nella trattativa», spiegano. Gli italiani chiedono alla Svp di rinviare la discussione in aula di sei mesi per discutere sui punti controversi. Sul piatto ora Alessandro Urzì (Fli) inserisce una novità. Se la Svp dimostra ragionevolezza sul rinvio, è la proposta, qualcuno dell'opposizione potrebbe garantire la presenza in aula durante la votazione del presidente del consiglio provinciale. Nella scorsa seduta l'elezione di Julia Unterberger è stata affossata per l'assenza (voluta) di tutti i consiglieri di opposizione. «Se la Svp dimostra larghezza di vedute sulla toponomastica», sottolinea Urzì, «e Julia Unterberger sottoscrive un testo di tutela delle prerogative del consiglio e delle minoranze, perché ostacolare la sua elezione?». Il capogruppo della Svp Elmar Pichler Rolle è impegnato in un giro di contatti, «poi riferirò al partito». Glissa sull'elezione del presidente come sorta di contropartita, ma sulla pausa di sei mesi ribadisce disponibilità. Rilancia a sua volta sulle «misure contro l'ostruzionismo».

I MONUMENTI.
Il ministro Bondi ha garantito massima libertà di manovra al presidente Luis Durnwalder sui monumenti fascisti. Le polemiche corali nel mondo italiano hanno convinto la Provincia a non forzare la mano. Risultato, concorso di idee sul rilievo di Mussolini in piazza Tribunale e condecisione con il Comune. Deve essere nominata una commissione con cinque componenti (3 di nomina provinciale, 2 comunale). L'attenzione ora è focalizzata sui profili che i due enti sceglieranno. Anche su questo, trattative in corso. (fr.g.)

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