BOLZANO

Fisco, l’Agenzia Entrate sconfitta nel 65% dei casi 

Sono in aumento i contenziosi in cui le richieste si sono rivelate troppo esose Inaugurato l’anno della giustizia tributaria. Manca la metà dei giudici previsti



BOLZANO. Nel 2017 l’amministrazione finanziaria ha perso il 65 per cento dei procedimenti avviati contro cittadini asseritamente non in regola con il fisco. Lo ha rivelato il dottor Paul Ranzi, presidente della Commissione tributaria di secondo grado, ieri, alla cerimonia di inaugurazione del relativo anno giudiziario.

Si tratta, obiettivamente, di un dato clamoroso che indica una severità eccessiva e non giustificata giuridicamente dall’Agenzia delle Entrate che ha impugnato cento sentenze di primo grado considerate non soddisfacenti. La percentuale di soccombenza dell’amministrazione finanziaria nei procedimenti di secondo grado è stata, come detto, del 65 per cento, contro il 41 per cento del 2016. Ed il contribuente si è visto dare ragione pure nel 51 per cento dei contenziosi radicati anche davanti alla commissione tributaria di primo grado.

Alcuni dati. In primo grado i ricorsi depositati sono stati 393 dei quali 327 sono stati trattati. Le pendenze sono così aumentate a 566 procedimenti con un aumento del 13%. Presso la commissione tributaria di secondo grado, invece, le pendenze al 31 dicembre 2017 sono diminuite passando da 116 di un anno fa a 87. Il valore medio delle controversie trattate ammonta a 450 mila euro. Paul Ranzi, ha comunque definito buona la valutazione sull’andamento della giustizia tributaria in Alto Adige.













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