Fotografo derubato al Lido 

Finti giornalisti messicani in sala stampa: sparita attrezzatura per migliaia di euro



BOLZANO. Professionisti sì, ma non fotografi e nemmeno giornalisti. Sì, perché quelli che ieri sono entrati al Lido di Bolzano, dove si sta svolgendo la tappa italiana del 24° Grand Prix Fina di tuffi, non erano lì per seguire l’importante avvenimento sportivo, ma per derubare chi al Lido era arrivato davvero per lavorare. E così, ieri attorno alle 16, il fotografo argentino Alejandro Sala è stato alleggerito di un teleobiettivo del valore di diverse migliaia di euro, del computer e di altre componenti contenute in un trolley chiuso, prudenzialmente legato ad un tavolo con una catena. Il professionista, con un curriculum prestigiosissimo, a Bolzano per un’agenzia di Londra, sapeva bene che quelle apparecchiature del valore potevano far gola a qualcuno e, nonostante le avesse lasciate in sala stampa, area solitamente off limits per i non addetti, aveva preso le sue precauzioni. Ma non è bastato perché i ladri, spacciatisi per giornalisti messicani, hanno ingannato tutti. «Sono allibito – commenta amareggiato – perché, in oltre 40 anni di carriera, ho lavorato in tutto il mondo, ma mai mi era accaduta una cosa simile. Davvero non capisco come qualcuno si sia potuto introdurre nella sala stampa. È accaduto tutto in pochi secondi, la gente è stata gentilissima e ha anche cercato di inseguire i malviventi. Senza risultato. Gentili anche gli agenti della polizia di stato che hanno raccolto la denuncia e nelle prossime ore esamineranno le immagini delle telecamere di sicurezza. Nel trolley c’erano anche le chiavi della mia macchina...Sono senza parole».













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