il caso

Fratelli d’Italia: “Nathan avrebbe dovuto tenere un discorso super partes”

Mattia Vicentini, presidente della Gioventù Nazionale Alto Adige, invita ad un incontro il ragazzo che si è rifiutato di leggere il suo discorso il giorno della festa della Repubblica lamentando la censura dei contenuti (foto Ansa)



BOLZANO. "Il fatto che oggi un sedicenne creda che sedicenti neofascisti possano picchiare passando impuniti, o ancora che giornalisti come Fabio Fazio "siano allontanati dalla Rai" (cosa evidentemente falsa), ci fa quantomeno porre l'interrogativo sull'indottrinamento politico che troppo spesso avviene fra i banchi di scuola". Lo afferma Mattia Vicentini, presidente Gioventù Nazionale Alto Adige, dopo il caso di Nathan Previdi, che il giorno della festa della Repubblica ha volontariamente deciso di non leggere il suo discorso in piazza lamentando una "radicale censura" dei contenuti.

Secondo Vicentini, "gli invitati avrebbero dovuto tenere un discorso in piazza Walther espressamente 'super partes' ed istituzionale, che andasse a ribadire l'importanza della conquista democratica del nostro paese. Proprio per virtù democratica sono convinto sia giusto che ognuno dica ciò che più ritiene opportuno, ma ciò che importa è assumersene sempre la responsabilità, proprio per questo avrei il piacere di invitarlo a confrontarsi con la realtà giovanile che rappresento alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia del 10 giugno".

"L'adozione di un discorso politicamente non schierato, come richiesto dalle pubbliche istituzioni, non significa negare il diritto di esprimere opinioni politiche o "mortificare i giovani", come ha sostenuto l'Anpi; bensì rispettare la solennità di una cerimonia che ci vede tutti uniti sotto la stessa bandiera nel ricordo della vittoria repubblicana", conclude la nota.













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