Le prospettive

Funivia del Virgolo, l’arrivo del nuovo gruppo bavarese riapre i giochi urbanistici

Il vicesindaco Konder: «Nel 2026 va revisionato l’impianto del Colle, è l’occasione giusta per discutere di un collegamento da piazza Verdi con la stazione intermedia del Virgolo». Hager: «Con Schoeller devo definire la strategia»


Antonella Mattioli


BOLZANO. Una funivia che colleghi piazza Verdi al Colle con una stazione intermedia al Virgolo. Una soluzione questa che Stephan Konder, vicesindaco nonché assessore all'urbanistica, intende proporre in occasione del primo incontro che ci sarà con il gruppo bavarese "Schoeller". La nuova proprietà che, nei giorni scorsi, ha rilevato da Signa Italia tre società: WaltherPark, Viva Virgolo di Bolzano; e l'hotel Bauer di Venezia.

Il ricavato dell'operazione - di cui al momento non è stata resa nota l'entità - servirà a ridurre l'esposizione verso i creditori, dopo la crisi finanziaria che nei mesi scorsi ha travolto l'impero finanziario dell'immobiliarista austriaco Renè Benko. Del "pacchetto" dunque fanno parte anche i terreni e ciò che resta degli immobili del Virgolo. La Signa li aveva acquistati con l'intenzione di realizzare sulla collina di Bolzano la sede del nuovo Museo di Ötzi. C'era già il progetto firmato dal prestigioso studio norvegese Snohetta ed era previsto un collegamento funiviario da piazza Verdi al Virgolo.

La funivia
«L'ipotesi però - dice Konder - di portare Ötzi al Virgolo è definitivamente tramontata, dopo che la Provincia ha deciso di realizzare il nuovo Museo nell'ex sede dell'Enel, tra viale Druso e via Dante. Rimane però la necessità di riqualificare il Virgolo. Se ne parla da 50 anni, ma è sempre più un luogo degradato. Del vecchio albergo Bellavista, con piscina e campi da tennis, devastato da periodici incendi e invaso dalle sterpaglie, rimangono solo rovine pericolanti. L'acquisizione da parte del gruppo bavarese "Schoeller" della società Viva Virgolo, ci fa ben sperare. Voglio incontrare i nuovi proprietari per capire quali sono i loro progetti».

Il momento sarebbe quello giusto, visto che nel 2026 ci sarà da fare un grosso intervento di revisione sulla funivia del Colle. Costo previsto: 6 milioni di euro. Cifra destinata ad aumentare, se si decidesse di potenziare la portata delle cabine e di rifare le stazioni a valle e a monte. «Visto che comunque un intervento di revisione deve essere fatto, si potrebbe pensare ad un nuovo impianto che colleghi piazza Verdi al Coll, con una stazione intermedia al Virgolo. Considerata la situazione in cui si trova la strada - stretta e ripida che si imbocca all'altezza di via Pie' di Virgolo - la funivia è l'unica possibilità, se si vuole riqualificare e rendere raggiungibile la collina sopra Bolzano». Ma la nuova proprietà ha già dei progetti sul Virgolo oppure l'interesse è venuto meno? Per il momento Heinz Peter Hager, presidente del cda della WaltherPark spa che ha condotto la trattativa per l'acquisizione da parte del gruppo Schoeller, non si sbilancia: «Per il Virgolo devo ancora definire la strategia con Schoeller».

6 milioni "vale" il Virgolo
«E se invece i terreni che adesso sono diventati di proprietà del gruppo bavarese li comprasse il Comune?». La butta lì così l'assessore Stefano Fattor ma, a quanto pare, è un'ipotesi di cui si sta parlando. «Quei terreni sono stati pagati da Benko intorno ai 6 milioni di euro. Una cifra non impossibile per il Comune. Anche se al momento le priorità sono altre. L'avanzo di bilancio lo abbiamo speso in gran parte per le ristrutturazioni di edifici scolastici e per gli interventi sulla viabilità nella zona produttiva a Bolzano sud. Però in prospettiva ci si può ragionare». Acquistare per fare cosa? «Una grande area ricreativa per la città, da raggiungere in funivia. Certo, nel progetto si potrebbe coinvolgere anche il privato. Sempre che non chieda un dazio incredibilmente alto dal punto di vista urbanistico come è stato con il progetto proposto da Benko, presentato però come un regalo alla città».













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