le reazioni

Gallo: «Dobbiamo confrontarci con il disagio»

L’assessore: «L’ordinanza ha una valenza immediata, ma le situazioni bisogna conoscerle»



BOLZANO. L’ordinanza non può bastare. Pur senza criticare la scelta di intervenire in modo deciso sulla situazione dei campi abusivi l’assessore comunale Luigi Gallo pone dei distinguo. «È evidente che nessuno può essere a favore di situazioni di degrado, occupazioni abusive, abbandono dei rifiuti, insalubrità o insicurezza urbana. Detto questo è necessario fare anche altri ragionamenti».

A questo punto il discorso si allarga per andare ad abbracciare l’aspetto sociale e inclusivo che ha sempre caratterizzato la politica dell’assessore. «Mi pare abbastanza ragionevole cercare di evitare di fare il gioco dell’oca con il rincorrersi circolare di situazioni difficili. Penso alla catena occupazioni, sgomberi e di nuovo occupazioni e di nuovo sgomberi». Come fare? «Le situazioni vanno monitorate, va capito chi sono le persone coinvolte e vanno date eventualmente risposte legali e civil».

La tematica, quindi, viene valutata secondo una prospettiva più complessa rispetto a quella che si pone con la sola ordinanza. «Le ordinanze sono strumenti di intervento immediato, ma la politica ha il compito e il dovere di capire certi fenomeni, gestirli e governarli, tenendo sempre insieme legalità e solidarietà, ordine pubblico e risposte sociali». Poco tempo fa Gallo fu colpito da una dura polemica dopo aver palesato la propria amicizia con i nomadi. Una reazione che aveva visto lo stesso sindaco Luigi Spagnolli schierarsi apertamente in sua difesa rispedendo al mittente le critiche feroci. (a.c.)

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