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Gara per 50 colonnine elettriche, a Bolzano saranno cancellati 100 posti auto 

Oggi sono una ventina. L'assessore Fattor: "Ci prepariamo in vista del 2035 quando tutti i nuovi veicoli saranno ad emissioni zero". In prospettiva si calcola che, per consentire ai bolzanini di ricaricare le batterie, si sacrificheranno almeno 2 mila posti


antonella mattioli


BOLZANO. «Questione di pochi giorni e pubblichiamo la gara per l’installazione di 50 colonnine doppie per la ricarica delle auto elettriche». Così - spiega l’assessore alla mobilità Stefano Fattor - il Comune si prepara in vista della rivoluzione che scatterà il primo gennaio 2035 quando - in base a quanto stabilito dall’Unione europea - non potranno più essere vendute e immatricolate in Europa nuove auto diesel, benzina e neppure quelle ibride. I nuovi veicoli potranno essere solo ad emissione zero, ovvero al momento solo elettriche. In Alto Adige le automobili a trazione elettrica aumentano di anno in anno. Dal 2019 al 2022 le immatricolazioni si sono moltiplicate: si è passati dai 427 veicoli privati o a noleggio di cinque anni fa, lo 0,3% del totale, ai 2.636 (il 3,3%) dell’anno scorso. Per quanto riguarda le vendite la percentuale sale al 12,6 e segna un trend in crescita, con 347 immatricolazioni nel 2019 (il 3,3%), 534 nel 2020 (il 6,2%), 899 nel 2021 (il 12,4%) e 756 nel 2022. Parliamo di numeri comunque ancora molto bassi, perché le auto elettriche costano di più e le colonnine della ricarica sul territorio nazionale sono ancora troppo poche. Ciononostante, l’assessore Daniel Alfreider spiega che “da quattro anni abbiamo la quota pro capite più alta d’Italia, sia come acquisti sia per le immatricolazioni, pure togliendo i veicoli di persone residenti fuori provincia che acquistano qui”.

Assessore Fattor, attualmente, quante sono le colonnine per la ricarica in città?

Una ventina.

Il bando riguarda 50 colonnine, cosa significa doppie?

Significa che consentono di caricare contemporaneamente due macchine.

Dove verranno posizionate le colonnine?

Dove ci sono i parcheggi ovviamente. L’automobilista arriva, parcheggia e ricarica la batteria.

Ma questo implica che verranno cancellati posti auto.

Non ci sono alternative. Ogni colonnina doppia occupa in media due posti macchina. Quindi per l’installazione di 50 colonnine dovremo sacrificare un centinaio di piazzole.

La cosa provocherà inevitabilmente proteste.

Temo di sì, ma non ci sono alternative. È un inizio, si parte senza piagnistei.

E in vista della rivoluzione che scatterà a partire dal 2035, quanti posti auto si può prevedere di perdere per far posto alle colonnine elettriche?

Perlomeno 2 mila posti.

A Bolzano quanti posti auto ci sono in superficie attualmente?

Circa 7 mila, di cui 6 mila bianchi e mille blu.

Scusi, ma duemila sono tanti. E in certe zone, dove i condomini sono stati costruiti soprattutto negli anni ’60 e ’70, non ci sono garage o, nella migliore delle ipotesi, sono pochissimi.

Lo sappiamo, la situazione è quella che è. Ma la decisione, presa solo pochi giorni fa dall’Unione europea, impone di adeguarci in tempi rapidi. Le nuove auto che saranno acquistate ed immatricolate dal primo gennaio del 2035 dovranno essere ad emissioni zero, quindi elettriche.

Volendo però, la macchina si può benissimo ricaricare nel garage di casa.

Su questo non ci sono dubbi; purché però uno il garage ce l’abbia e sia dotato di attacco. Vista la situazione, dovremo prevedere più colonnine nelle zone in cui le case non hanno garage.

Qual è, secondo lei, la zona di Bolzano dove il garage è una vera rarità?

Ci sono quartieri interi (Novacella, Don Bosco a nord di via Resia, via Capri) ) in cui c’è un garage ogni 10-20 alloggi. Questo spiega perché un garage, ad esempio in via Capri, arriva a costare 80-100 mila euro.

E spesso sono anche piccoli rispetto alle dimensioni delle macchine di oggi.

C’è anche questo problema. Si pagano prezzi astronomici per pochi metri quadrati. Perché i garage sono stati progettati su quelle che erano le dimensioni delle auto negli anni ’60-’70.

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