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Genio guastatori, c’è il cambio di guardia

Il colonnello Luigi Musti cede il comando del 2° reggimento al colonnello Gaetano Celestre



TRENTO. Dopo tre anni al comando del 2° reggimento genio guastatori alpini, il colonnello Luigi Musti saluta la bandiera di guerra e i suoi reparti schierati in armi nel piazzale principale della caserma Cesare Battisti passando la responsabilità al colonnello Gaetano Celestre, che proviene dal Comando Truppe Alpine Bolzano. La cerimonia, presenziata dal generale Paolo Fabbri, comandante della Brigata alpina Julia da cui dipende il reggimento, ha visto la presenza di numerose autorità civili e militari locali e dei comuni di altre province dove i guastatori alpini hanno operato per la bonifica del territorio da ordigni residuati bellici, per altre attività di emergenza/calamità naturali in favore della popolazione. Numerosi in questi tre anni gli impegni all’estero, con una compagnia di specialisti schierata nella Repubblica Centro Africana con l’operazione Bottego a guida europea, un’altra compagnia in Afghanistan nell’operazione Resolute support, mentre continue sono state le immissioni di singoli specialisti di settore nei vari teatri di operazione, quali Gibuti, Iraq, Kosovo, Libano. Un periodo denso anche di bonifiche di residuati bellici esplosivi, che hanno visto il colonnello Musti primo attore nella condotta del suo personale, molte volte in collaborazione con la Marina Militare ed il Centro Interforze Nbc, durante interventi complessi per neutralizzare grosse bombe d’aereo su tutto l’asse che congiunge Ala-Avio con il Brennero, ma anche nella pianura padovana, mentre è ancora in corso l’operazione Centenarium per la neutralizzazione in alta quota di residuati bellici emersi dal ghiacciaio della Marmolada.













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