BOLZANO. Angelo Gennaccaro e la sua lista «Io sto con Bolzano» riaprono lo spazio arancione di via Torino. Gennaccaro si ripropone come candidato sindaco, per ora. È più che altro il modo per battere un colpo. «Se l’unico candidato sindaco sulla piazza deve essere Carlo Vettori della Lega, allora io sono il secondo. Giovedì tornerà a Bolzano Matteo Salvini. Non possiamo lasciare campo libero a questo centrodestra aggressivo, ispirato a Marine Le Pen. Dov’è il Pd? Continua a non esistere nei quartieri. Si rendono conto che se continuano così, rischiamo di avere un ballottaggio tra Svp e centrodestra? Per tacere della crescita del M5S». Alle comunali di maggio «Io sto con Bolzano», con Gennaccaro candidato sindaco, ha ottenuto il 3,43% (eletta Nicol Mastella), «meglio della lista di sinistra di Gallo e un po’ meno di Forza Italia. Un risultato ottimo, per una lista di giovani».

Lei è pronto a ripartire dalla sua candidatura. Non sarebbe invece il caso di unire?

«Ma naturale. È quello che continuo a dire, ma il Pd, ripeto, non si sa dove sia né che cosa faccia. Portano la responsabilità di avere ricandidato per la terza volta Spagnolli, non capendo la voglia di cambiamento dei bolzanini. Hanno imparato la lezione? Non so, speriamo... Se pensano che noi “piccoli” stiamo ad aspettarli, si sbagliano».

Quindi lei guarda a quella parte?

«C’è un’area sempre più ampia di centro che guarda a Renzi e non si riconosce nel Pd. Il centrodestra “classico” è morto al comizio di Bologna, con il palco Berlusconi-Salvini-Meloni. Benvenuta Elisabetta Gardini, commissaria di Forza Italia. Temo che non si scosterà dal copione nazionale per le elezioni di Bolzano».

Primarie sì?

«No, se ci sarà una alleanza tra Pd e forze moderate, e si punterà su candidati lontani dalla politica: non puoi chiedere a dei professionisti di sottoporsi a questi riti. Sì, invece se si opterà per un candidato politico. Allora potrei esserci anch’io». (fr.g.)

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