Gite scolastiche: giro di vite dei presidi

«Troppi rischi». Itc pronto a cancellarle. L'Iti vieta Praga e Barcellona


Valeria Frangipane


BOLZANO. La paura che i ragazzi si ubriachino o si droghino in gita scolastica è troppo alta. L'Itc Battisti dopo quel che è successo sta valutando se tenere a casa gli studenti in partenza. L'Iti Galilei cancella le mete a rischio e vieta Praga e Barcellona: troppo pericolose. Continua a far discutere la brutta storia vissuta da quattro classi del Battisti bloccate dalla polizia in Germania mentre rientravano da Praga. Brutta storia finita con uno studente beccato con un vasetto di Nutella pieno di droga leggera, fermato e rilasciato dopo una multa di cinquecento euro. Alberto Delcorso, preside dell'Itc, pensa a come muoversi. «Potrei anche decidere, d'accordo col collegio docenti, di bloccare tutte le altre gite. È solo un'ipotesi estrema dettata da quel che è appena successo ma che forse potrebbe funzionare da deterrente per evitare che si ripetano episodi circoscritti ma molto preoccupanti». Calogero Arcieri, preside dell'Iti Galilei, ha tre classi in partenza per Berlino ed è d'accordo con Delcorso: «La prima reazione è quella di bloccare tutto poi forse deciderei altrimenti». Il preside una scelta tutta sua l'ha già fatta. «Vietiamo agli studenti di andare in gita a Praga ed a Barcellona». Perché? «A Praga lì "taglieggiano" e non mi piace come ci trattano a Barcellona». Cosa intende per "taglieggiare"? «Voglio dire che prima t'invitano ad andare con l'illusione dei prezzi bassi poi caricano sul conto danni presunti fatti in hotel e via discorrendo. Non mi meraviglierei se l'albergo in cui è andato l'Itc avesse segnalato il passaggio degli italiani per colpa di una mancia mancata. La mia esperienza mi insegna a lasciar stare Praga e lo stesso faccio con Barcellona dove troppe volte studenti e docenti hanno subito furtarelli e scippi. Proprio in Spagna, tra il resto, ci è sparita anche una telecamera della scuola». Cosa ne dice di quel che è successo alle classi dell'Itc? «Dico che in tutte le scuole e in tutte le classi c'è sempre l'imbecille contro il quale fatichi a difenderti. Posso solo dire che avverto i miei studenti, ma credo che lo stesso faccia Delcorso, e dico che in Germania i cani antidroga girano negli ostelli, nelle stazioni e negli aeroporti e che gli agenti non scherzano». Ma perché un ragazzo avvisato si comporta così? «Perché pensa di fare lo sbruffone perché ha trovato del "fumo" a poco prezzo o magari perché così si paga la gita». Qual è l'incubo perfetto di ogni gita? «Ne ho due: alcol e "fumo"». Come fa a difendersi? «Mando in gita docenti esperti». Laura Canal, preside delle Pascoli, che proprio in questi giorni aveva una sua classe a Praga con gli studenti dell'Itc, parla di fortuna o sfortuna. «È capitato all'Itc poteva succede ovunque. I ragazzi sono stravvertiti, sanno che se uno di loro fa di testa sua - e parlo di alcol e "fumo" - il giorno dopo torna a Bolzano tutta la classe e paga anche chi non c'entra. A casa loro possono fare quel che vogliono ma a scuola o quando sono in giro con la scuola no». E i docenti? «Hanno una grossissima responsabilità, li prego ogni volta di stare attenti soprattutto di controllare che non giri alcol e "fumo" ma mi rendo conto che non possono essere ovunque e controllare tutto». Lei cosa farebbe se fosse in Delcorso, sospenderebbe su due piedi tutte le gite? «Non sto qui a sentenziare ed a dare consigli ai colleghi anche perché ogni scuola gode, per fortuna, della sua autonomia. Diciamo che deciderei come muovermi d'accordo col collegio docenti».

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