Gli amici di Michele: l’arginale resta pericolosa

Bolzano. «Caro sindaco Caramaschi, superato il momento emozionale, ci siamo sentiti in dovere di pubblicare questa lettera». Lo scrivono gli amici di Michele Torcaso, a ormai quasi due mesi dal...



Bolzano. «Caro sindaco Caramaschi, superato il momento emozionale, ci siamo sentiti in dovere di pubblicare questa lettera». Lo scrivono gli amici di Michele Torcaso, a ormai quasi due mesi dal tragico incidente sull’Arginale nel quale ha perso la vita il diciassettenne motociclista.

«Siamo rimasti giorni interi sul luogo della tragedia a piangere disperati, dove ancora oggi ci ritroviamo per un breve saluto a Michele. Abbiamo purtroppo constatato che molti automobilisti effettuano la stessa manovra che ha causato la morte del nostro amico. Molte autovetture provenienti da ponte Roma superano la linea continua per voler accedere alla rampa di carico e scarico merci del Twenty. Usano la rampa come scorciatoia per sbucare in via Galilei. Manovra vietata e molto pericolosa. Altri automobilisti, sempre provenienti da ponte Roma, se non vedono macchine provenire su via Lancia da via Galilei (uscita nr. 10) accelerano, superando le macchine e la linea continua per proseguire in direzione A22».

I ragazzi sono meravigliati «che dopo due mesi dal tragico incidente nessun intervento sia stato eseguito per mettere in sicurezza quel tratto di arginale molto pericoloso». Ora chiedono l’installazione al più presto dei delineatori flessibili (spartitraffico) sulla linea continua, obbligando cosi tutti gli automobilisti provenienti da ponte Roma a mantenere la destra fino alla linea tratteggiata. «Non vogliamo certo creare problemi agli addetti ai lavori del Twenty, ma sarebbe opportuno installare urgentemente una barriera automatica anche a catena per vietare l'accesso dall'arginale a tutti i veicoli provenienti da ponte Roma. Dubitiamo che, codice della strada alla mano, quell’accesso sia a norma. Se il guard rail non fosse stato interrotto, forse Michele sarebbe ancora qui. Il dolore per la perdita del nostro caro amico è devastante e vogliamo evitare che accadano altre tragedie».













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