Gli infermieri: «Siamo sfiniti, non è vero che va tutto bene»

Bolzano. «Siamo fortemente preoccupati per l'attuale gestione della pandemia e le condizioni psicofisiche del personale sanitario, in primis quello infermieristico». A parlare è Massimo Ribetto del...



Bolzano. «Siamo fortemente preoccupati per l'attuale gestione della pandemia e le condizioni psicofisiche del personale sanitario, in primis quello infermieristico».

A parlare è Massimo Ribetto del sindacato Nursing Up che ha inviato la lettera che pubblichiamo al direttore dell’Asl Florian Zerzer ed alla Direzione tutta. «I numeri dei positivi, dei pazienti Covid ricoverati e dei posti letto occupati nelle Terapie intensive, destano preoccupazione. Ed il personale sanitario, infermieri e medici - non importa di quale Comprensorio o ospedale - tutti, ma proprio tutti dal "centro" alla "periferia", sono sfiniti. Si lamentano della gestione e di conseguenza dell'operato di coloro che sono stati individuati da questa Azienda a gestire la pandemia.

É sempre spiacevole - continua Ribetto - muovere critiche e per farlo bisogna avere cognizione di causa. Ebbene, il sindacato non snocciola dati ma racconta la realtà di tutti i giorni, che va avanti ormai da un anno. Sono stanchi, estenuati, letteralmente "alla frutta". In molti casi sono rassegnati e non hanno la speranza che le cose possano migliorare. In alcuni reparti il personale non ha più fatto un giorno di ferie dall'estate scorsa, molti pensano di abbandonare la professione e alcuni l'hanno già fatto. Ora - continua Ribetto - è tempo di prendere in considerazione tutto questo e comprendere che ciò è connesso anche alle scelte talvolta inadeguate, di chi è stato chiamato a gestire l’emergenza. Non è un caso se tutto il personale da noi sentito si lamenta delle stesse cose, come ad esempio che sono incomprensibili le scelte prese dai vertici, che non c'è informazione e comunicazione, che manca una vera e propria task force, che non si sentono ascoltati e che le decisioni vengono prese esclusivamente da una/due persone (non proprio quella che si definisce una task force). Come sindacato, fatto da infermieri consapevoli che il valore di un professionista sanitario si fonda anche su scelte etiche che dipendono dal proprio agire professionale in autonomia e che sanno riconoscere quando le scelte, sebbene gerarchiche, non sono comunque adatte o idonee al bene della collettività, vi preghiamo di fare autocritica e rivedere le scelte fatte fin'ora. Si può continuare a dire "che va tutto bene e che tutto è sotto controllo", rischiando di perdere per strada validi collaboratori che hanno dato un'intera vita professionale a questa Azienda e alla Salute Pubblica, oppure si può cambiare atteggiamento, spirito e scelte, dimostrando che si fa parte veramente di un'unica squadra e di un'unica Azienda». Perchè non va tutto bene, il personale è stremato e non vede prospettiva adesso che anche le mutazioni al virus stanno aggredendo l’Alto Adige.













Altre notizie

Attualità