Le regole

Green pass, in Comune a Bolzano cresce la domanda di ferie e congedi 

Dal 15 ottobre scatta l’obbligo del certificato verde. I controlli tra i dipendenti verranno effettuati a campione: più d’uno si sta già muovendo, per cercare di aggirare l’obbligo usufruendo delle opportunità offerte dal contratto


Antonella Mattioli


BOLZANO. Ottobre e men che meno novembre - fatta eccezione per la settimana a Sharm - non sono mai stati particolarmente gettonati per le ferie. Invece da qualche giorno all’Ufficio personale del Municipio si sta registrando un aumento delle richieste di ferie, proprio per questo periodo. Estese possibilmente fino a dicembre.

È uno dei primi effetti dell’obbligo del Green Pass che scatterà dal 15 ottobre e riguarderà tutti i lavoratori sia del settore pubblico che di quello privato.

Alla crescita di domanda di ferie autunno-inverno, si aggiunge l’aumento delle richieste di congedi parentali al 30% dello stipendio. Si tratta di un’opportunità concessa dal contratto per genitori con figli: fino al dodicesimo anno di età possono stare a casa per un periodo complessivo di 8 mesi.

Altro discorso riguarda coloro che già usufruiscono della legge 104 per assistere il coniuge, i figli, i genitori. Anche in questo caso stanno arrivando richieste, per aumentare il numero delle giornate dedicate all’assistenza.

«Non tutte le richieste - spiega l’assessore al personale Angelo Gennaccaro - saranno legate all’obbligo del Green Pass, ma una parte sicuramente sì. È probabile che nei prossimi giorni ne arriveranno altre. Si cercherà - se necessario - di riorganizzare il lavoro. Ma dobbiamo mettere in conto fin da ora che le carenze, in qualche settore, potrebbero pesare sull’erogazione dei servizi. Comunque per avere il quadro complessivo, dobbiamo aspettare il 15 ottobre. Anche perché le norme sulla privacy non ci consentono di sapere chi è vaccinato e chi no».

Ricordiamo che dal 15 ottobre e fine al 31 dicembre, l’obbligo di Green Pass per lavorare ma di fatto per “vivere”, impone di essere vaccinati, in alternativa si dovrà avere un tampone non più vecchio di 48 ore o essere guariti. Chi non sarà in possesso della certificazione verde verrà considerato assente ingiustificato e dovrà restare a casa senza stipendio.

«I controlli - chiarisce l’assessore - verranno fatti a campione dai direttori di ripartizione che potrebbero delegare il compito ai direttori d’ufficio. In caso di violazioni, previste sanzioni secondo le norme vigenti e sospensione dal servizio».

La speranza è che da qui al 15 ottobre chi ancora non lo ha fatto, decida di vaccinarsi visto che come è stato detto e ripetuto più volte da Asl, Comune e Provincia non è pensabile che si possano effettuare 150 mila tamponi a settimana (sono 50 mila in provincia i non vaccinati, ndr). Ricordiamo che ci si può vaccinare oggi, sabato 9 ottobre, all’ultimo piano del Twenty di via Galilei e sul Vaxbus che sarà in piazza Municipio.

Dal 14 ottobre sarà operativo il centro allestito al Palasport di via Resia, dove si potranno effettuare i tamponi al prezzo di 15 euro ciascuno. A differenza di quanto avvenuto a primavera non saranno impiegati dipendenti comunali, ma il Comune usufruirà della legge che consente, per particolari progetti, di attingere ad una lista di persone disoccupate.













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