Gries, il grande nodo del traffico 

Kompatscher: stiamo investendo. Caramaschi: per la prima volta c’è unità di intenti con la Provincia



BOLZANO. A Gries il grande nodo è quello del traffico, come e forse peggio che nel resto della città. Lo si è ribadito ieri sera all’assemblea popolare, la quarta delle cinque previste in città, voluta dal sindaco Caramaschi e dal presidente della Provincia Kompatscher per incontrare il quartiere. «A Gries, come nel resto della città - non ha nascosto il sindaco Caramaschi - se andiamo bene con le pm10 non è così con il biossido di azoto. Per questo, il Comune ha appena deciso di limitare i diesel Euro 3». Solo l’ultima delle iniziative messe in campo dal municipio insieme alla Provincia per risolver il problema traffico. «L’ho ribadito - ha proseguito il sindaco - anche in un recente incontro con il comitato spontaneo di Gries che si batte contro il traffico eccessivo. Servono ricette su più fronti, stiamo facendo molto e faremo ancora di più nei prossimi anni». Molti gli interventi previsti a Gries, dalla riqualificazione di corso Libertà con nuova ciclopedonale protetta alla realizzazione del parcheggio interrato sotto piazza Vittoria, dalle nuove stazioni di bike sharing alla corsia metrobus in viale Druso, passando per uno dei fiori all’occhiello della nostra amministrazione, troppo spesso sottovalutato: «È venuto da noi il comandante della polizia moldava, per imparare come mettere in piedi un servizio di nonni vigili come il nostro: nella loro capitale solo l’anno scorso sono morti 24 bambini sul percorso casa scuola». Da noi non succede, «basti pensare al pedibus di via Fago: il nonno vigile accompagna i bimbi a piedi lungo tutta la via fino a scuola».

Dalle piccole alle grandi opere: Kompatscher ha spiegato ieri come la Provincia stia lavorando su due grandi fronti. «Primo: incrementando le possibilità di vivere bene e trovare lavoro in periferia, così da non gravare sul capoluogo, compresa l’estensione ovunque della fibra ottica e dell’e-government per evitare che da tutto l’Alto Adige si debba scendere a Bolzano per le varie pratiche burocratiche. Secondo: il cadenzamento semiorario di tutti i treni da e per Bassa Atesina, Merano, Bressanone, più corse ogni quarto d’ora per i bus». Questo si potrà concretizzare grazie a Metrobus, centro intermodale a ponte Adige, tram per ospedale e centro, raddoppio dei binari della Bolzano-Merano, tunnel sotto al Virgolo, interramento dell’A22. «Solo oggi la giunta provinciale ha deciso di investire 60 milioni di euro per sistemare il nodo di via Einstein», ha precisato ieri sera il presidente. «Stiamo finalmente superando il dualismo periferia capoluogo», ha chiosato il sindaco Caramaschi.(da.pa)













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