Gries, il palazzo comunale cade a pezzi

Sfrattate le associazioni, trasferiti gli uffici dell’Assb. L’assessore Repetto: costruzione sotto tutela, verrà ristrutturata


di Davide Pasquali


BOLZANO. Il 30 giugno del 2008, con delibera 2294, la giunta provinciale aveva posto sotto tutela storico artistica quindici costruzioni bolzanine particolarmente degne di nota, fra le quali la palazzina al civico 5-5A di via Vittorio Veneto: un magnifico edificio del 1890 in stile neorinascimentale con fascia al pianoterra a bugnato, cornici marcapiano ed aperture con architrave e cornici in rilievo; più il vano scala originale, come parte dei serramenti. Una palazzina di quattro piani, una dozzina di appartamenti, sette garage esterni sul retro, otto posti auto scoperti, in una delle zone più prestigiose della città, a nemmeno cento metri di distanza da piazza Gries, affacciato sul convento e la chiesa abbaziale dei benedettini di Muri, con tanto di terrazza con vista Catinaccio. Valore, svariati milioni di euro. Il provvedimento era stato notificato dalla giunta Durnwalder al Comune di Bolzano, allora retto dal sindaco Luigi Spagnolli. Ma, il tutto, era risultato assolutamente inutile. Il municipio non aveva mai voluto prendere in mano la situazione: inappetibile la vendita ai privati, per via della tutela storica, si sosteneva. E troppo costoso risultava il restauro. Ergo, tutto abbandonato, fatiscente. Una vergogna, indegna di qualsiasi rione di qualsiasi città, anche meno ricca. Adesso, dopo troppi anni di disattenzione, su espresso volere del sindaco Caramaschi e dell’assessore al patrimonio Repetto, si è finalmente deciso di intervenire, ristrutturando e ridando dignità alla palazzina, ridotta ormai in condizioni miserevoli. Alle associazioni presenti al secondo e terzo piano per il 2017 non è stata rinnovata la concessione dei locali. L’Ussa, per esempio, da domani aprirà la sua nuova sede al bocciodromo di viale Trieste. La prestigiosa e gloriosa società sportiva Libertas entro fine gennaio o al massimo per la fine della stagione sciistica è stata invitata a lasciare i locali comunali di Gries, ma ancora non le si è trovata una sede adeguata e soprattutto dignitosa. Sono in corso abboccamenti con gli assessori comunali allo sport Gennaccaro e al patrimonio Repetto, pare positivi. Il presidente, Giuseppe Enzo Durante, spera in bene.

Per quanto riguarda l’Azienda servizi sociali del Comune, come precisa Repetto, attualmente al piano rialzato e al primo piano della palazzina sono provvisoriamente ospitati alcuni uffici legati al dirigente Librera (case di riposo). Una volta terminati i lavori di realizzazione del nuovo nucleo Alzheimer alla casa di riposo Don Bosco di via Milano, questi uffici si sposteranno in quella sede. Sarà nel mese di aprile. A quel punto la palazzina neorinascimentale di via Vittorio Veneto sarà completamente libera e sgombra e i tecnici potranno così avviare tutte le verifiche del caso, riguardo al reale stato di salute dell’edificio e sui vari interventi da intraprendere. Al momento, la destinazione futura della palazzina non è stata determinata, ma l’intenzione, come sottolinea il sindaco, è di mantenerlo assolutamente per le attività comunali e/o para-comunali. C’è però da rimarcare che sul lato ovest (vialetto del tennis di via Vittorio Veneto) la palazzina confina con uno dei tre accessi all’areale delle cantine di Gries, acquistato dall’imprenditore austriaco René Benko. Una volta terminato il nuovo complesso interrato a San Maurizio, la cantina Bolzano, nata dalla fusione delle cantine sociali di Santa Maddalena e Gries, si trasferirà di fronte all’ospedale e lascerà libero per la demoricostruzione l’areale compreso fra piazza Gries, la via delle Fucine e la via Vittorio Veneto. A questo punto la palazzina al civico 5 di via Vittorio Veneto potrebbe fare gola a Benko, che però dovrebbe ristrutturarla con rispetto architettonico e senza demoricostruzioni, quindi con poco spazio di manovra. Sarebbe impossibile - solo per fare un esempio - realizzare dei vasti garage interrati sotto alla palazzina. Epperò, l’acquisto potrebbe comunque risultare appetibile nella cornice dell’intera operazione ex cantine di Gries. Il tempo per trattare c’è, visto che il Comune ancora non ha deciso come si debba intervenire. Non si sono approntati studi, progetti preliminari definitivi esecutivi, e non si sono esperiti bandi di gara. Se a Benko dovesse interessare, avrebbe tutto il tempo per condurre le eventuali trattative. La nuova cantina di San Maurizio, la più estesa dell’Alto Adige, sarà pronta a ottobre 2018. Solo allora la vecchia cantina di Gries si libererà e si potranno avviare i lavori. Magari pure quelli al civico 5 di via Vittorio Veneto...

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