Guardia di Finanza: scoperta frode da 1 miliardo

Attardi: denunciate 61 persone. Cinque imprenditori sono stati arrestati. L’inchiesta riguarda il settore della telefonia


di Susanna Petrone


BOLZANO. La Guardia di finanza di Bolzano ha scoperto un giro di fatture false per oltre un miliardo di euro. L’indagine, che si è conclusa in questi giorni dopo due anni, ha portato all’arresto di cinque persone, altre 61 sono state denunciate (tra cui otto altoatesini), mentre sono stati recuperati beni del valore complessivo di tre milioni di euro.

Si tratta di fatturati, mai dichiarati al fisco, di aziende formalmente registrate all’estero ma di fatto operanti in Italia. La maxi-operazione delle Fiamme gialle, coordinata dal generale Francesco Attardi, ha permesso il recupero a tassazione dei capitali di società altoatesine operanti nei settori del commercio di prodotti tecnologici. La maxi-frode carosello, infatti, riguarda il settore della telefonia, dell’informatica e dell’elettronica. E il giro di affari supera il miliardo di euro.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Guido Rispoli ed interessa circa otto aziende intestate ad altrettanti cittadini altoatesini. Questi ultimi - secondo gli esperti della Guardia di finanza - sembra che abbiano ufficialmente insediato la sede legale delle rispettive attività in Austria e in Svizzera. In questo modo, avrebbero beneficiato per anni delle agevolazioni fiscali vigenti in quei Paesi ed evitando inoltre di dichiarare in Italia i propri redditi. In questo modo, dunque, hanno evitato di pagare al fisco oltre un miliardo di euro. Secondo le Fiamme gialle, le aziende hanno lavorato per anni con fatture false, operando però in Alto Adige e nel resto d’Italia, mentre in Austria e in Svizzera avrebbero creato degli uffici “fantasma”.

Due anni di indagini e controlli bancari hanno fermato la maxi-frode. Tutti gli indagati devono rispondere per reati fiscali e associazione a delinquere. Complessivamente, appunto, sono state denunciate 61 persone. Cinque gli arresti.

Negli ultimi giorni, infine, le Fiamme gialle di Bolzano hanno effettuato una serie di sequestri. Sono stati recuperati beni immobiliari, auto di lusso e denaro per circa tre milioni di euro. La maxi-inchiesta non è ancora finita e gli inquirenti sperano di riuscire a recuperare altri beni, da restituire al fisco. All’operazione hanno collaborato anche i colleghi della Guardia di finanza a livello nazionale, visto che la maxi-frode ha toccato quasi ogni regione d’Italia.

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