I colori di carri e bande chiudono la Festa dell’uva

Anche ieri assalto di turisti e altoatesini alla sfilata con almeno 20 mila persone Solo qualche ritocco musicale alla formula che ogni anno si rivela vincente


di Ezio Danieli


MERANO. La formula evidentemente è di successo. Prova ne sia che ogni anno attira migliaia di spettatori. Il binomio musica - folclore resta imbattibile, almeno dalle nostre parti. Se si aggiunge una giornata di sole splendido ecco spiegato il successo della sfilata che ha concluso la Festa dell'uva. È stato il solito, scontato assalto di migliaia di persone. Erano più di 20 mila i partecipanti (nella maggioranza provenienti da Oltrebrennero ma non mancavano i nostri connazionali) - probabilmente erano più dello scorso anno - che ieri hanno fatto ala al grande corteo per l'edizione 2016 della festa. La formula è quella collaudata da anni.

Non viene mai cambiata - salvo lievi ritocchi - perchè riscuote ancora grande successo. Una quarantina di bande che sfilano assieme ad alcuni carri allegorici, il tutto preceduto e seguito da concerti nei vari angoli del centro cittadino, compreso il balcone del sindaco che ha ospitato sabato un'esibizione jazz. Sulla passeggiata lungo il Passirio alcuni stand - allestiti nelle casette del Mercatino di Natale - che hanno venduto prodotti tipici altoatesini oltre a bibite varie e pietanze. Sono stati presi d'assalto fin dal primo giorno e ieri, in molti di questi stand, si è dovuto ricorrere alle scorte.

Formula di successo si diceva. Fin da oltre un'ora prima del corteo c'era già tanto pubblico lungo via delle Corse, corso Libertà, la passeggiata lungo il Passirio ed il viale delle Terme dove la sfilata s'è conclusa. Difficile se non impossibile fare un conto di quanti erano i presenti. Alle 14.15 quando la sfilata s'è mossa da porta Venosta, a colpo d'occhio, erano molti di più rispetto a quelli dell'edizione del 2015. Tutti disciplinati, dietro le transenne. Poi il via: i cavalli avelignesi in testa, poi la prima banda, quindi il carro di Brusenbach con le autorità. C'erano l'assessore provinciale Arnold Schuler, il sindaco Paul Rösch, l'assessore comunale Strohmer ed il vicepresidente dell'azienda di soggiorno Enzo Coco. A seguire i vari gruppi bandistici, i carri allegorici con lo stemma della città, quello delle Giardinerie comunali, quello dedicato allo Speck, i carri dei Giardini Trauttmansdorff, la corona delle mele, il carro con l'uva gigante con tanto di guardiaviti al seguito, infine il carro dell'Alto Adige, culla del Tirolo. In mezzo, fra una banda e l'altra, anche gli sbandieratori ed i gruppi di danzatori. L'intera giornata è stata gestita alla grande dalle forze dell'ordine che hanno avuto il loro daffare per disciplinare l'autentico mare di folla che è stata molto disciplinata e che ha premiato, anche quest'anno, gli organizzatori.













Altre notizie

Attualità