il caso

I lenzuoli di Via Garibaldi: «Grazie Lidia Menapace»

Dopo l’intervento su “La 7” gli immigrati le hanno dedicato un grande striscione. L’ex senatrice di Rifondazione aveva zittito Salvini



BOLZANO. «Lidia Menapace sei la più bella e la più buona». Un gruppo di extracomunitari che abita in via Garibaldi ha voluto ringraziare con questo messaggio, scritto con il pennarello rosso su un grande lenzuolo bianco, l’ex senatrice bolzanina di Rifondazione comunista Lidia Menapace per l’intervento fatto su “La 7”, durante la trasmissione “Di martedì”.

Giovanni Floris l’aveva invitata a parlare di immigrazione e si era trovata a confrontarsi con Matteo Salvini, il segretario nazionale della Lega Nord, che parlando alla pancia degli italiani ma facendosi allo stesso tempo portavoce di un disagio crescente, ha invocato misure per bloccare il fenomeno dell’immigrazione. Menapace ha replicato con forza, mettendo più volte in difficoltà il segretario leghista. L’esponente della sinistra ha ribadito che il fenomeno dell’immigrazione si può cercare di controllare, ma non si può fermare.

«Ho tentato di spiegare a Salvini che l'ignoranza, in particolare in un settore delicato come questo, non è ammessa, perché in quelli che sono su un divano davanti alla Tv rischia di generare razzismo. Il segretario leghista non può non conoscere i precedenti storici. Ovvero, non può non sapere che i popoli, il nostro compreso, si è formato attraverso due fenomeni: invasioni ed immigrazioni. Inoltre, se c'è un Paese che più di altri dovrebbe essere sensibile al dramma di chi sbarca sulle nostre coste, è l'Italia. Visto che ciascuno di noi ha un nonno, uno zio, un fratello che hanno dovuto emigrare, per costruirsi un futuro».













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