I sette ospedali costano 3,5 milioni al giorno

Kompatscher presenta il bilancio da 5,6 miliardi: l’economia è ripartita «Ricandidarmi? Non ho ancora deciso». Sanità: «Puntiamo sulla qualità»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. «La ripresa c’è»: un Arno Kompatscher con le lenti rosa ieri ha presentato al consiglio provinciale la propria relazione per il bilancio 2017. D’altronde è vero, l’Alto Adige prosegue la serie dei budget «pesanti», il Pil cresce e anche l’occupazione. È di 5,636 miliardi di euro il bilancio per il 2017, 117,861 milioni in più rispetto al 2016. La parte spendibile è tuttavia di 4,856 miliardi (in calo di 42 milioni). L’opposizione ironizza. «Un discorso renziano in ritardo, praticamente viviamo nel regno di Bengodi», dice Alessandro Urzì. Secondo Riccardo Dello Sbarba «più che altro una relazione da amministratore delegato, molti numeri e poche persone». Kompatscher rintuzza le obiezioni: «Non do una visione edulcorata, parlano i dati». La sua lunga relazione (letta in tedesco, rompendo la tradizione durnwalderiana dell’alternanza tra le due lingue) è impostata largamente sull’economia, perché «la politica economica e del mercato del lavoro è stato uno dei temi centrali della prima metà di questa legislatura e lo sarà anche in seguito: abbiamo assolutamente bisogno della forza economica per mantenere gli standard raggiunti in materia di istruzione, sanità e sociale». Uscito rafforzato dal referendum, Kompatscher mantiene nella relazione un atteggiamento difensivo su molti punti. Parla in aula per rispondere a critiche interne e soprattutto esterne. «Non siamo bolzanocentrici», ad esempio. Oppure «i costi della politica sono stati ridotti del 26,4%, c’è un disegno di legge con ulteriori riduzioni: è ora di concludere questo argomento», o ancora «se avessimo voluto semplificarci la vita, avremmo mantenuto i contributi a pioggia». Superata la metà legislatura, la domanda è: Kompatscher si ricandiderà alle provinciali del 2018? «Deciderò al momento giusto. E comunque è il partito che sceglie il candidato presidente».

SANITA’ E WELFARE. Sulla sanità il clima resta da barricate. E Kompatscher elenca le cifre. «In Alto Adige abbiamo sette ospedali per circa mezzo milione di abitanti. Ospedali che vorremmo tutti mantenere e ottimizzare, come del resto è stabilito nel programma. Per questo siamo disposti a spendere 3,5 milioni di euro al giorno, che sono 2.400 euro pro capite all'anno». I 1.234 milioni di euro stanziati per la sanità rappresentano il 24% del bilancio provinciale. Kompatscher respinge la critica di una politica (sanitaria) concentrata sul capoluogo: «Facciamo la riforma della sanità per creare un’azienda che punta a rispondere alle esigenze dei cittadini di tutta la provincia con prestazioni di alta qualità, e non incentrata sugli interessi di campanile». Per il welfare vengono previsti 468 milioni di euro. Le famiglie a rischio povertà sono il 16,6%, cifra stabile dal 2003. Le opposizioni: «Sembra poco?». Avanti con le politiche su famiglia, conciliazione lavoro-famiglia, assistenza all’infanzia. In gennaio partono le nuove regole su asili nido,Tagesmütter e microstrutture: quasi 70 comuni sono sotto la soglia del 15% di posti previsti.

ECONOMIA E SGRAVI FISCALI. Kompatscher ricorda che in quasi tre anni la disoccupazione è scesa dal 4,6 al 3,7%. Per il 2017 si stima una crescita del Pil dell’1,4%. Prosegue la politica di sgravi fiscali: nel 2017 la Provincia rinuncerà a 320 milioni di euro di gettito. Tra luglio 201 e luglio 2016 approvate 382 domande di concessione mutui per il risparmio edilizio. Si farà sentire in tutti i suoi effetti nel 2017 la «no tax area» sulla addizionale regionale Irpef portata a 28 mila euro. «Rinunciamo a 127 milioni di gettito Irpef». Tra le altre voci, meno 36 milioni per riduzioni Ires. Quanto all’occupazine, l’obiettivo è arrivare all’80%. «Non puntiamo a centralizzare il lavoro», ribadisce. Ad esempio, il Parco tecnologico «Noi» prevederà un «Automotive & Smart Mobility Center» in Val Pusteria, mentre nel polo costruito in Zona si insedierà la nuova scuola per i maestri artigiani. Tra le altre voci a bilancio, 140 milioni per l’edilizia agevolata, 72 milioni per l’agricoltura (le politiche di sostegno funzionano: uno yogurt su tre venduto in Italia arriva dall’ Alto Adige). Il mondo economico lamenta la riduzione di finanziamenti per infrastrutture ed edilizia. Kompatscher annuncia correttivi in corso d’anno. Le infrastrutture restano prioritarie, «il mondo economico può stare tranquillo».

POTERI AI COMUNI. Annunciata dal 2013, il 2017 dovrebbe essere l’anno giusto per la riforma dei Comuni, con trasferimenti di poteri dalla Provincia: i Comuni riceveranno competenze su istruzione, promozione della cultura, famiglia e assistenza alla prima infanzia, agricoltura, licenze e orari, viabilità.

PROFUGHI. Inaccettabile, ribadisce Kompatscher, avere messo in discussione il trattato di Schengen per il Brennero. Il caos della scorsa estate sui flussi di migranti «non deve più ripetersi». E di nuovo, l’Italia non può fare tutto da sola, i Peasi Ue rispettino gli accordi. Un grazie a tutti coloro che si sono impegnati nell’accoglienza ai richiedenti asilo, dai volontari, alle associazioni ai Comuni. Ma « l’integrazione non deve essere una via a senso unico».

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