I sinti di via Baracca: «Non ce ne andiamo»

La famiglia Taumann: «Chiediamo una microarea solo per noi». Intanto la Lega protesta



BOLZANO. «Da qui non ci mandano via, sicuro. Altrimenti ci diano una microarea attrezzata e lontana da altre famiglie di sinti perchè non andiamo d’accordo». Oscilla tra il perentorio e il conciliante Max Taumann, sinto che vive con la sua famiglia in via Baracca a due passi dall’aeroporto. «Noi torneremmo anche in casa, ma non ce la danno. Siamo, però, tutti senza lavoro e nessuno ci offre un’opportunità perchè siamo nomadi. Io, per esempio, sarei camionista, ma nessuno mi vuole assumere».

Davanti alle loro roulotte, intanto, ieri, si è tenuto un picchetto della Lega Nord con in testa Maurizio Fugatti. «L’ordinanza del sindaco Luigi Spagnolli arriva fuori tempo massimo e sembra una presa in giro. Il primo cittadino si mette adesso a fare sue istanze che sono sempre state leghiste. Davvero è incredibile. Ora, però, proceda subito con lo sgombero e si imponga a queste persone di comportarsi come tutti gli altri bolzanini». Il consigliere comunale Claudio Degasperi e il giovane Lorenzo Barzon di Team Autonomie, intanto, salutano con entusiasmo l’ordinanza. «Ci complimentiamo con il sindaco che finalmente interviene nelle tante situazioni di disagio che abbiamo sempre segnalato. Queste persone border line pretendono senza fare nulla: vanno aiutate a rientrare nella legalità». (a.c.)

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