I tassisti bolzanini al Comune: «Troppe 70 licenze»
Cna e Radio Taxi preoccupate per l’aumento di 20 licenze deciso dalla giunta: «Nel confronto avevamo dato l’assenso a 10 in più. Così si mettono a rischio decine di famiglie e il servizio stesso»
BOLZANO. Cna Taxi e Cooperativa Radio Taxi Bolzano esprimono forte preoccupazione per la decisione della Giunta comunale di Bolzano di aumentare le licenze dei taxi dalle attuali 50, più una per auto destinata al servizio per disabili, a 70, di cui 5 destinate ad auto per servizio disabili.
La categoria, che è composta da 50 tassisti "professionisti", ovvero partite Iva titolari di concessione comunale, chiede un adeguamento del servizio sin dal 2019, quando venne formalizzata la richiesta di 5 nuove licenze nella sede opportuna, ovvero la Commissione comunale taxi.
"Negli ultimi due anni – ricorda una nota - attraverso il sindacato di categoria e i vertici della Cooperativa, la categoria ha collaborato attivamente alla stesura del nuovo regolamento comunale e all'individuazione di soluzioni che migliorassero il servizio: ad esempio l'introduzione dei sostituti alla guida in deroga previsti dal Decreto Bersani del 2006”.
In tutte le sedi di confronto, la categoria, dati del traffico e delle richieste inevase alla mano, ha espresso un assenso di massima per un aumento di licenze, fino ad un massimo di 10, di cui 5 per auto capaci di accogliere utenti disabili. “Stupisce pertanto che la Giunta comunale, dopo numerosi incontri con gli assessori ed i dirigenti competenti ai quali ha illustrato tutte le problematiche del caso con dovizia di particolari, non abbia inteso che il rilascio di 20 licenze in più (40% di incremento) metterebbe in serie difficoltà economiche per carenza di introiti le 70 famiglie collegate alle stesse licenze, e costringerebbe diversi titolari di licenza a cambiare mestiere a causa di entrate insufficienti”.
Per i tassisti “ciò manderebbe in crisi il servizio taxi, come accaduto in altre città in cui l'aumento eccessivo di licenze ha reso poco attrattivo il settore”. La categoria, che chiede di essere ascoltata in sede di commissione consiliare prima della necessaria votazione in Consiglio comunale, si riserva di adottare tutte le iniziative del caso per il rispetto della normativa vigente, a garanzia di scelte oculate ed equilibrate che consentano di offrire il miglior servizio possibile alla cittadinanza.