I Verdi al Pd: primarie, noi non ci stiamo

Chiuse le trattative: «Troppe differenze sui temi fondamentali». Bonvicini si schiera e pensa alla «Lista per Caramaschi»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. I Verdi si sfilano. Non parteciperanno alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. Ieri l’annuncio da parte delle co-portavoci dei Verdi di Bolzano Corinna Lorenzi e Maria Laura Lorenzini. E così si rompe anche il fronte degli ecosociali, con Sel che ha deciso invece di provarci. «È il nostro contributo per tenere in campo Renzo Caramaschi», spiega Guido Margheri, coordinatore di Sel. Rifondazione comunista da giorni ha annunciato «primarie con il Pd mai». Luigi Gallo e la lista «A sinistra per Bolzano», pure scettici, decideranno nei prossimi giorni. Così Lorenzi e Lorenzini: «Il gruppo di Bolzano ha concordato a maggioranza di non partecipare alle primarie, in quanto la nostra visione di una città sostenibile, solidale, partecipativa ed ecologica purtroppo non trova condivisione e sostegno in alcuni temi fondamentali». Mercoledì sera il Pd aveva varato una bozza di regole per le primarie di coalizione (non votate, perché da settimane l’assemblea provinciale non raggiunge il numero legale). Tre i candidati finora in campo Sandro Repetto, Alessandro Huber e Renzo Caramaschi. La delegazione del Pd prosegue gli incontri con i potenziali alleati. Ieri Claudia De Lorenzo, Paolo Berloffa e Angelo Gennaccaro. Oggi in agenda ci sono gli ecosociali ed Elena Artioli. I Verdi hanno deciso di pubblicare la presa di posizione e di non presentarsi all’appuntamento di questa sera. I Verdi non annunciano (ancora) se presenteranno un proprio candidato sindaco. È opinione diffusa che staranno ufficialmente alla finestra, facendo il tifo per la vittoria di Caramaschi (con loro elettori che andranno a votare). Nel caso di vittoria dell’ex city manager alle primarie, i giochi delle alleanze potrebbero riaprirsi per le elezioni dell’8 maggio.

Bonvicini con Caramaschi. Caramaschi, che avrebbe preferito una decisione diversa dei Verdi, tesse il filo a disposizione: «Resto in pista. Se sarò il candidato sindaco cercherò di avere i Verdi con me. L’ho detto dall’inizio: vorrei il rilancio di Bolzano con un progetto di centrosinistra. Ci proverò fino in fondo». Caramaschi ha chiesto a Matteo Bonvicini di sostenerlo. L’idea è di costruire una lista centrista «Per Caramaschi», con Bonvicini, Claudia De Lorenzo e altri esponenti dell’ex «Lista civica per Spagnolli», Paolo Berloffa e persone di fiducia di Caramaschi. Conferma Bonvicini: «Con Caramaschi c’è una grande sintonia. Ci piace la sua grande esperienza amministrativa, non appesantita da anni di attività politica. Il suo plusvalore è di essere riuscito a parlare con gruppi diversi tra di loro».

I candidati. Inizia a muoversi anche Repetto: «Quando sarà chiaro lo schema degli alleati, li contatterò, insieme ad associazioni, sindacati ed economia. Ho chiesto al Pd di definire anche uno schema di idee che vincoli i partecipanti alle primarie, per evitare sorprese e veti. Lo schema di riferimento anche per me deve essere il centrosinistra». Assente per lavoro, Huber anticipa: «Al mio rientro depositerò la candidatura».

Gli obiettivi dei Verdi. Il documento dei Verdi elenca alcuni obiettivi: abrogare la lex Benko, «bloccare» i centri commerciali incentivando i negozi di vicinato, misure per una città pedonabile e ciclabile, incentivare la partecipazione attiva dei cittadini, conservare e aumentare le aree pubbliche, attuare una politica per raggiungere i «rifiuti zero», sostenere welfare e cultura «invece di destinare i finanziamenti pubblici all’inutile e dannoso ampliamento dell’aeroporto», attuare una politica di inclusione che salvaguardi la dignità dei rifugiati, promuovere il dialogo con i nuovi bolzanini.

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