Ice Arena, chiesti 23 milioni ai Podini 

Il Comune vuole vendere il terreno di fronte al Twenty a 3mila euro al metro quadro. La holding frena: troppi soldi



BOLZANO. L'Ice Arena, il nuovo polo sportivo visionario che dovrebbe fare di Bolzano “la città del ghiaccio” resta nell'orizzonte politico del sindaco ma, per ora, resta anche in stand by. Fermo ma non sconfitto. Ecco cosa è accaduto l'altra mattina tra il Comune (Caramaschi e uno stuolo di tecnici municipali) e il proponente (la Podini holding). «Mi hanno detto che è meglio attendere gli sviluppi della nuova legge provinciale sull'urbanistica - ha chiarito il sindaco - perché l'Ice Arena si configurerebbe come un Ppp, partenariato pubblico-privato. Prima chiudiamo le partite aperte». Questo ufficialmente. Ufficiosamente lo scenario è questo: il Comune intende portare la Provincia a definire i tavoli in corso (la prossima delibera provinciale con gli 80 milioni per via Einstein e l'accordo di programma per l' Areale) prima di chiederle di dare una mano finanziaria e politica sul progetto Ice Arena. Naturalmente avverrebbe una accelerazione improvvisa se il comitato olimpico assegnasse i Giochi invernali a Cortina con la prospettiva di far svolgere il torneo di hockey a Bolzano ma se tutto ciò non accadesse, i tempi si allungherebbero perché l'amministrazione municipale vuole prima veder chiaro nei piani di lavoro della legge urbanistica e nelle sue opportunità. Ma c'è anche uno scoglio pratico. La riunione dell'altro giorno era stata convocata anche per un confronto sulle stime. Si trattava di definire il costo dell'area di proprietà municipale (dove oggi ci sono Seab e vigili) che costituisce l'ultimo angolo del grande lotto di fronte al Twenty dove si prevede debba sorgere l'Ice Arena. Ebbene i tecnici dell'ufficio Patrimonio hanno parlato di un costo, per la Podini holding che dovrebbe acquistarla per poi ricostruire altrove la caserma dei vigili urbani, intorno ai 23 milioni di euro. Un prezzo considerevole. Di circa 3mila euro al metro invece dei 700 che, di norma, vengono valutati i terreni in zona industriale. «Il Comune sta ancora valutando la proposta - commenta Giovanni Podini, il proponente - e ha chiesto tempo. Immagino che dovranno essere fatte scelte politiche più che tecniche perché l'Ice Arena è una visione più che un mero progetto. Si tratta di capire se vogliamo dare un'identità precisa e riconoscibile a Bolzano o no. Farne la capitale degli sport del ghiaccio è una visione di questo tipo. Aspettiamo». (p.ca.)













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