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Idea speed check e segnalatori. Le vie Fago e Palermo più sicure 

Il Comune di Bolzano studia una misura intermedia in attesa della sperimentazione dei 30 all’ora. Da monitorare anche via Resia. L’assessore Fattor: «Di giorno c’è traffico, ma la sera a volte c’è chi corre troppo»



BOLZANO. I bolzanini, in auto, si dividono in due categorie: quelli che stanno in coda la mattina e quelli che corrono la sera. Basta vedere i verbali dei vigili. Ecco perchè in Comune si pensa ad una sperimentazione dei 30 all’ora in alcune strade, tre in particolare, per almeno filtrare gli eccessi. Queste sono via Resia, via Fago e via Palermo.

Si tratta di un provvedimento che connota il Put (il Piano urbano del traffico), insieme ad una serie di altri capitoli di intervento, come il restringimento delle zone colorate, i portali di segnalazione e la ripulitura di quante più auto possibili che stazionano ora all’aperto.

Ieri, ecco la notizia, il consulente Stefano Ciurnelli è salito in Municipio per confrontarsi sui possibili avanzamenti del piano. E dunque anche sui 30. Che costituiscono, tuttavia, la pietra dello scandalo nei rapporti maggioranza e opposizione, i quali vengono visti da quest’ultima come un attentato alla libertà di circolazione, già condizionata dai “classici “ 50 all’ora urbani. «Ma la situazione in alcune strade - osserva Stefano Fattor che ieri ha incontrato Ciurnelli - è particolare, perchè rischiano di trasformarsi, la sera e di notte, in circuiti automobilistici. So tuttavia - ammette l’assessore al traffico - che il provvedimento troverà accese discussioni in commissione per cui si sta studiando anche una soluzione intermedia nell’attesa…».

Le due soluzioni.

Le soluzioni, in realtà, sarebbero due. Una riguarda l’installazione di alcuni display di segnalazione della velocità che si attivano quando viene superata una certa soglia, l’altra il possibile arrivo di nuovi speed check. Si tratta di due infrastrutture tecniche diverse: la prima è un supporto all’automobilista, un avviso grafico e mobile in grado di avvertirlo che sta rischiando qualcosa; l’altro è invece il presupposto di una possibile sanzione, una multa per eccesso di velocità documentata dallo speed check.

Questi interventi “intermedi “ a metà strada tra la situazione attuale e il limite possibile dei 30 all’ora riguarderebbe due delle tre via prese in esame per essere teatro del provvedimento più radicale: via Fago e via Palermo. In particolare la prima, per la sua conformazione in salita-discesa a causa del dislivello, è spesso teatro di corse fuori norma, da parte di chi la imbocca dal lato di Sarentino e accelera contando sul fatto che vi sia poco traffico dopo le sette di sera. Non poche volte i vigili hanno registrato - e multato - velocità superiori agli 80 all’ora. Anche via Palermo potrebbe ospitare gli stessi segnalatori. Nel suo caso si tratta di una strada circondata dal fitto delle abitazioni, asse di uno dei quarrieri più popolati della città e inframmezzata da molti passaggi pedonali.

Anche in via Palermo si sono registrati episodi di eccesso di velocità ben oltre i 50 all’ora. I “30”, dunque, sono visti in Comune come una ulteriore immissione di deterrenza. «Inducono ad una maggiore attenzione nelle ore trafficate, in cui capita di andare ancora più piano per il traffico in essere - sorride Fattor - ma potrebbero funzionare come reale ostacolo ad una guida pericolosa quando è possibile». Questi step, in vista del raggiungimento di una effettiva sperimentazione dei 30 nelle tre strade, è il segno che esiste un reale problema di sicurezza in alcuni quadranti urbani e che “fare multe” non sembra essere, almeno guardando al Put, l’obiettivo del Comune.

P.CA.

 













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