Il comitato: piazza Vittoria meno marmi e più alberi 

Il futuro della zona. Una rete di architetti, urbanisti e ambientalisti propone di trasformare in un’area verde la superficie dove oggi c’è il parcheggio in collegamento con Ötzi e biblioteche 



Bolzano. Piazza Vittoria verde. Con pergole e glicini, e poi un anfiteatro, tavolini dei bar, chioschi per i concerti. Magari un mercatino di Natale di la dal fiume ( e dal ponte) e tra gli alberi. In sostanza: una estensione del parco Vittoria, quello sotto il monumento, con piante a sfilare lungo corso Libertà o via Battisti. Si immaginano i brividi di Oswald Zoeggeler, l'architetto bolzanino che aveva subito contestato una riprogettazione alberata della piazza come proposta dal Comune e dalle cui critiche lo stesso municipio era ripartito per prospettare uno spazio che,invece, ne riprendesse il rigore ( e il vuoto) modernista degli anni 30. Ma è questo che chiede il "lab.bz", il laboratorio urbano che riunisce architetti e urbanisti, tra cui Mayr Fingerle, Margot Wittig e Roberto D'Ambrogio e politici come Rudi Benedikter. Quest'ultimo infatti rilancia: «Sotto, nel parcheggio, le auto e sopra invece gli alberi». E gli altri insistono con la necessità di dotare lo spazio razionalista oggi occupato da centinaia di macchine con verde ombroso: «Si immagina cosa può significare una piazza vuota col caldo di questi giorni?» argomenta Margot Wittig.

L’aggancio con Ötzi

E Mayr Fingerle, autore del progetto del Polo bibliotecario alle ex Pascoli e anche della sua possibile integrazione, per ora solo proposta, col museo di Ötzi chiede di ripensare in questa luce anche la stessa identità di corso Libertà: «Con la mummia qui vicino, la biblioteca e tanta gente a visitarli, questo asse che da ponte Talvera porta fino a Gries potrebbe superare la crisi commerciale che lo attanaglia».

E propone, l'architetto, anche un “festival delle piazze”: che provi a far entrare in connessione i tanti spazi pubblici anche marginali della città e a riproporre un'idea di Bolzano maggiormente policentrica. Insomma, Lab-bz si inserisce nel dibattito sul ruolo di piazza della Vittoria una volta che sarà stato ultimato il grande parcheggio sotterraneo e lo fa a pochi mesi dall'avvio del bando internazionale attraverso cui il Comune intende ottenere idee per disegnare il nuovo spazio in superficie. Già il sindaco, su sollecitazione dei professionisti più attenti al passato razionale di questa parte di città, ha immaginato una cornice di concorso attraverso cui piazza Vittoria possa recuperare le sue vecchie pietre di pavimentazione, il disegno primigenio tra i colori e il rigore razionalista che emerge dalle prime immagini fotografiche d'epoca. Ma Lab-bz punta invece ad altro: «Ad una piazza più vissuta, meno monumentale e più verde, con possibilità di riparo nelle giornate calde e eventi tutto l'anno».

Riempire la piazza

Per questo aveva, alcune settimane fa, condotto un'operazione ascolto da cui sono emerse alcune specifiche: coperture con verde e acqua, sedie e tavolini, filari di pianti ai bordi della piazza, pergole, anfiteatro per eventi, illuminazione con giochi, Ötzi nel polo bibliotecario, ristorante gourmet, concerti, mercatini, parco per famiglie. Insomma una piazza della Vittoria bella fitta, invece che rigorosamente vuota. In apparente rotta di collisione con l'idea che sta transitando in Comune e tra molti progettisti di un suo ritorno alla spazialità modernista.

In più, gli esponenti del laboratorio chiedono che, per le questioni urbanistiche, a Bolzano si faccia intervenire più spesso il comitato provinciale tutela del paesaggio e architetture e che, per quanto riguarda nuovi progetti (come Areale e pru) e nuove piazze (come Matteotti o Vittoria) in municipio ci si muova dentro una visione unitaria del futuro, connettendo le operazioni e facendole procedere dentro una regia e un'agenda comune. P.CA.

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