Il Comune restituisce 33 mila euro versati per il Laurin Center
Rivisti i calcoli relativi agli oneri di urbanizzazione La Generalbau avrà il rimborso come l’ha avuto la Habitat
MERANO. Un anno fa a battere cassa in Comune era stata la Habitat spa dell'imprenditore Pietro Tosolini, adesso tocca alla Generalbau, azienda con sede in via Roen 53 a Bolzano. L'oggetto è sempre lo stesso, ovvero gli oneri di urbanizzazione pagati all'ente pubblico da parte dei costruttori per creare da una parte il nuovo centro commerciale e residenziale sulle ceneri dell'hotel Bristol in pieno centro città, dall’altra per realizzare il Laurin Center all'incrocio tra le vie Goethe e Laurin di fronte al parcheggio dell'ospedale Tappeiner.
Stiamo parlando di due dei tre complessi commerciali più importanti costruiti a Merano negli ultimi dieci anni. Il terzo è il Plaza tra l'orto dei cappuccini e la via Mainardo al posto dell'ex parcheggio della Banca Popolare.
Chiedendo di applicare le stesse regole dell’ex Bristol, di fatto la Generalbau ottiene dal Comune di Merano la restituzione di 33.179 euro di oneri di urbanizzazione versati ma non dovuti. Si tratta di oneri di urbanizzazione primari e secondari che la legge prevede debbano essere pagati dall'iniziativa privata qualora si vada a realizzare nuova cubatura o si sfrutti nuovo suolo non edificato.
Al termine di una lunga vicenda giudiziaria, a luglio 2015 il Consiglio di stato, ribaltando una sentenza del Tar di Bolzano, aveva dato ragione alla Habitat spa in tema di Bristol, costringendo il Comune a rivedere i conti relativi all’1,98 milioni di euro versati anticipatamente dall’impresa di costruzioni.
I giudici di Roma, lo scorso anno, avevano confermato che l'aumento di cubatura prodotto dalla Habitat, anche in presenza di una demolizione e ricostruzione sul suolo dell'ex albergo, era stato molto limitato. Gli oneri di urbanizzazione spettanti al Comune erano stati drasticamente tagliati dal Consiglio di stato da 1,98 milioni ad appena 129 mila euro.
La Generalbau, a distanza di nove mesi da quella sentenza, ha pensato di chiedere parità di trattamento, ovvero di presentare istanza al Comune, in base alla sentenza romana, di ricalcolo degli oneri di urbanizzazione e quindi di restituzione di parte delle cifre ritenute non dovute. Il calcolo viene puntualmente riportato in una determina firmata dal direttore dell'ufficio edilizia privata del Comune di Merano del 17 agosto. L'importo da restituire è di 20.700 euro per oneri di urbanizzazione primaria e di altri 12.400 euro per oneri secondari.
Nella stessa determina il Comune di Merano rinuncia anche ad altri 23 mila euro sempre per oneri concessioni questa volta versati dalla Hotel Juliane sas per la costruzione di una casa di civile abitazione bifamiliare con impianto fotovoltaico integrato, progetto che secondo la concessione edilizia avrebbe dovuto essere concretizzato nel 2014, ma che invece non è mai stato trasformato in realtà. Di qui la restituzione degli oneri.
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