Il Pd: stop a Benko, prima la nuova legge

Ma Spagnolli in assemblea parla ancora di verifiche legali. I Verdi: serve un chiarimento, altrimenti niente maggioranza



BOLZANO. Tra avvicinamenti, veti e rilanci, Pd, Svp e Verdi provano a costruire la maggioranza comunale. Ieri sera riunioni distinte per Verdi di Bolzano, gruppo consiliare Svp e assemblea del Pd. Il clima si è di nuovo raffreddato. Per oggi è previsto un nuovo vertice di maggioranza. I Verdi chiedono chiarezza, in primis sul progetto Benko, dopo le dichiarazioni del vicesindaco Klaus Ladinser («non decide la politica se il progetto è finito»). Il Pd risponde assicurando, con la segretaria Liliana Di Fede, che «prima di tutto andrà cambiata la legge 55 quinquies, non vediamo spazi di manovra per altri atti sulla delibera di via Alto Adige». Se questa è la linea uscita dal Pd, Spagnolli in riunione ha parlato ancora una volta di rischio di ricorsi e verifiche in corso da parte degli uffici.

Le richieste dei Verdi. L’ingresso dei Verdi in maggioranza viene dato per scontato, ma devono ancora metabolizzare il «caso» Stefanelli. È durata a lungo ieri sera la seduta in via Bottai. Questa la nota: «Vogliamo chiarezza per quanto riguarda il progetto Benko: il sindaco Spagnolli ci aveva confermato come il progetto non fosse più sul tavolo e che ci fossero solo valutazioni giuridiche su eventuali ricorsi. Due giorni dopo il presidente della Provincia dichiara che il progetto è ancora in discussione. La nostra posizione era ed è chiara: ci si deve attenere alla delibera comunale del 23 luglio (unica e vera decisione democratica), e non ci sarà nessun sostegno da parte nostra in caso di una qualche ripresentazione del progetto». Questo il secondo punto presentato dai Verdi: «Esiste un programma già approvato, alla cui stesura abbiamo contribuito soprattutto grazie al lavoro della nostra candidata sindaca Cecilia Stefanelli. Nel caso di ulteriori temi da trattare, saremo disposti ad occuparcene confrontandoci in maniera costruttiva con la maggioranza nel momento in cui si presenteranno».

Il Pd in assemblea. Il sindaco Luigi Spagnolli ha partecipato ieri alla assemblea provinciale del Pd. Sulle deleghe Spagnolli ha spiegato che nulla si muoverà finché non sarà chiarito l’accordo con i Verdi. Dopo le indiscrezioni sull’ipoteca della Svp sull’urbanistica, il Pd fa quadrato sia su questa delega che sul sociale, cui punta Mauro Randi. «Riteniamo che il partito abbia tutta l'esperienza e le competenze per sviluppare al meglio in giunta comunale le tematiche relative ai settori del sociale e dell'urbanistica», viene sottolineato. Su via Alto Adige per evitare di subire i diktat dei Verdi, il Pd si schiera a favore della modifica della legge, spiegando però che così si potrà rilanciare la collaborazione pubblico-privato: sì alla modifica dell'articolo 55 quinquies, «nella convinzione che l'apporto del privato sia di pubblica utilità e per non far perdere di centralità progetti quali l'Areale, il Virgolo e la riqualificazione di via Alto Adige». Roberto Bizzo ha messo sul tavolo due proposte di modifica della 55 quinquies, prevedendo il coinvolgimento del consiglio comunale all’inizio e non più alla fine della procedura. Schermaglie sulla vicenda della Fondazione Rainerum con l’assunzione, poi tramontata, del figlio di Randi. Alle critiche di Nadia Mazzardis, Randi ha risposto chiedendo un incontro con la segreteria.

Gli alleati. L’assessore Luigi Gallo è gelido sulle discussioni degli ultimi giorni: «Ci hanno provato prima e ci stanno riprovando. A qualcuno non piace evidentemente che a Bolzano continui un' anomala maggioranza (e giunta) di centrosinistra. Mi dispiace, ma noi, sinistra e Verdi, non lasceremo il campo libero». La Lista civica per Spagnolli conferma il proprio sostegno al sindaco: «Non poniamo veti né sulle persone né sui temi che potranno essere tutti discussi e determinati democraticamente da giunta e consiglio». (fr.g.)

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