Il richiamo del miele, scorribande dell’orso nelle arnie venostane

L’animale, un maschio sui due anni d’età, si aggira da giorni nella parte alta della vallata. Gli apicoltori sono in difficoltà


di Bruno Pileggi


MALLES VENOSTA. Da qualche settimana un orso bruno - si tratterebbe di un maschio di circa due anni d’età - sta facendo notevoli danni alle arnie degli apicoltori in Alta Venosta. Secondo il neopresidente della sezione apicoltori di Sluderno, Othmar Patscheider, si tratterebbe di un esemplare non monitorato che dallo scorso anno si aggira nei territori di Spondigna, Parto allo Stelvio, Trafoi, Montechiaro, Sluderno, Laude e Malles, con sconfinamenti nella vicina Svizzera. «Una zona con circa 200 apicoltori», ancora Patscheider, che ricorda come la presenza del plantigrado sia stata segnalata in più occasioni alle autorità competenti.

«Ma niente è stato messo in atto, se non i risarcimenti per i danni causati dall’orso in questione. Così gli apicoltori hanno iniziato a recintare con steccati e fili conduttori di elettricità le arnie sparse nella vallata. Ma finora, senza troppo successo. Perché l’animale arriva e non si fa problemi a distruggere quanto trova sulla sua strada prima di arrivare alle leccornie, ovvero le arnie delle api. Il tutto accade quasi sempre nelle ore notturne. L’ultima scorribanda dell’orso è dei giorni scorsi a Laudes, piccola frazione di Malles, dove l’orso si è pappato il miele, distruggendo le arnie e facendo scappare le api.

«Non ci resta che il filo spinato», chiude Johann Fasolt, apicoltore, con all’attivo 35 anni di esperienza nel settore.

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