Il rifiuto umido costa caro: aumenti in bolletta del 10%

I costi sostenuti per gli impianti di compostaggio ora ricadono sul servizio Crescono anche gli importi per l’acqua potabile e la depurazione


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Approvate in giunta le nuove tariffe dei rifiuti, dell'acqua potabile e del depuratore per le acque reflue. Le buone notizie riguardano le tariffe dei rifiuti domestici per i privati e le aziende, in leggero calo rispetto al 2012 e più equamente distribuite, mentre si registra un piccolo aumento delle tariffe dell'acqua potabile, del depuratore e del servizio di raccolta dell'umido, il tutto a causa di aumenti decisi a livello comprensoriale. Le nuove tariffe sono state illustrate ieri dall'assessore competente Elda Letrari alla presenza del sindaco Albert Pürgstaller. Partiamo dai rifiuti. Le tariffe per i rifiuti domestici subiranno nel 2013 un calo compreso tra l'1,1% e il 2,4%, mentre quelle per l'umido aumenteranno invece del 10,27%.

«Le tariffe per la raccolta dell'umido aumentano del 10,27% a causa dei numerosi investimenti negli impianti di compostaggio effettuati dalla Comunità di Valle – spiega Letrari – In ogni caso, anche se la cifra sembra alta, abbiamo calcolato che la quota fissa annua per una famiglia di tre persone passerà da 34,08 euro a 37,75 euro. Dunque, circa 3,5 euro che suddivisi per dodici mesi non dovrebbero appesantire le casse della famiglie brissinesi visto che i rifiuti domestici subiranno un calo compreso tra l'1,1% e il 2,4%». Dopo l'introduzione nel 2012 delle tariffe fisse in base alla categoria economica, quest'anno si sono valutati i dati e sono state apportate piccole modifiche nei costi a carico delle aziende. «Per essere ancora più equi, abbiamo apportato piccole modifiche in modo che paghino di più le aziende che producono più rifiuti e utilizzano più servizi offerti dall'Asm – sottolinea ancora la Letrari – Partendo dal presupposto che ogni azienda pagherà una quota fissa più un tot per i rifiuti prodotti, abbiamo calcolato che la quota fissa totale che entrerà nelle casse dell'Asm dovrà essere di 1 milione e 256 mila euro. Ebbene, tale cifrà dovrà essere suddivisa tra 31 categorie economiche che comprendono 1.427 aziende in base alla produzione di rifiuti e all'utilizzo dei servizi generali offerti dall'Asm. Quindi, quota fissa più bassa per bar o piccoli negozi di alimentari, mentre pagheranno di più l'ospedale, considerata una categoria, le scuole, i musei, le biblioteche e gli uffici privati. Insomma, riteniamo che ora le tariffe saranno veramente distribuite in modo più equo». Leggero aumento, infine, delle tariffe dell'acqua potabile e del depuratore. «L'acqua potabile subirà un aumento del 2% e il depuratore del 5,16% - conclude l'assessore Letrari – Una famiglia di 4 persone pagherà un 1,53% in più». Le nuove tariffe hanno avuto l'ok da parte dei sindacati.

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