AL PALLA BIANCA

Il rifugio Pio XI: «Troppo isolati»

I titolari: «Senza telefono da giorni, preoccupati per le emergenze»



CURON VENOSTA. “Siamo completamente isolati da giorni e l'azienda telefonica non ha nessuna intenzione di aiutarci”. E' questo il grido di aiuto che arriva dalla famiglia Hohenegger che gestisce il rifugio San Pio XI alla Palla Bianca in Vallelunga. La riflessione arriva a poche ore dalla tragedia che è costata la vita al 52 enne Robert Karnutsch colpito da un fulmine lungo il sentiero di ritorno che porta proprio dal Pio XI a Melago. “La tragedia - spiega Irmi Hoheneger - è avvenuta a circa venti minuti di cammino da noi, ma se la sorella della vittima fosse tornata indietro per chiedere aiuto non avremmo potuto fare nulla perchè siamo completamente sprovvisti di segnale. Una situazione pericolosa e abbastanza paradossale pr un rifugio, anche se parecchio isolato”. C’è, infine, anche una ragione strettamente commerciale che porta i gestori a chiedere un aiuto. “Noi offriamo anche il pernottamento in stanze, ma senza telefono è impossibile offrire il servizio di prenotazione ad alpinisti ed escursionisti. L’operatore telefonico non vuole eseguire dei lavori strutturali”. (a.c.)

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