Il rudere «La Veneta» verso l’abbattimento, in arrivo 14 alloggi

Nel frattempo l’area è diventata una discarica a cielo aperto Progetto dell’imprenditore Serra, ultima parola al Comune


di Giuseppe Rossi


MERANO. Ci sono voluti dodici anni di traversie urbanistiche, progetti di massima fatti e rifatti, due cambi di proprietà e proposte di variazione di piani di attuazione a non finire. Adesso però pare sia la volta buona per cancellare dalla faccia di Merano una delle diverse brutture rimaste. Stiamo parlando dei due edifici, due ruderi, che compongono il complesso "La Veneta", l'ex ristorante che si trova all'incrocio tra la via Huber e la via Mainardo, alle spalle del circolo unificato ristrutturato dalla Provincia.

Un'area che con il passare del tempo è diventata una discarica a cielo aperto e in passato anche rifugio per disadattati e senza tetto. Da un anno a questa parte a tentare, è proprio il caso di dire, l'avventura di trasformare quell'area è l'imprenditore Elio Serra con l'omonima impresa di costruzioni. Nei giorni scorsi, dopo un anno di discussioni e modifiche, la commissione edilizia ha approvato il piano di attuazione dell'area, l'ennesimo. A gennaio, l'imprenditore presenterà il progetto esecutivo nella speranza di aver entro la primavera il via libera dalla commissione edilizia. Elio Serra costruirà al posto del ristorante La Veneta e dell'edificio retrostante che costeggia vicolo Monastero un nuovo condominio da 14 appartamenti che si svilupperanno su un piano terra più quattro piani oltre ai garage interrati.

In tutto 4.600 metri cubi di spazio edificabile. L'accesso al condominio e ai garage avverrà dall'angolo tra vicolo Monastero e via Huber. Dal momento del via libera alla concessione edilizia ci vorranno un paio di mesi per rendere operativo il cantiere e 15 mesi per completare la costruzione. Serra un anno fa era subentrato nella proprietà della Veneta a un imprenditore milanese che per otto anni aveva tentato di arrivare a ottenere la concessione edilizia, ma si era sempre dovuto confrontare con i limiti imposti dall'urbanistica comunale. Ora sembra sia arrivata veramente la volta buona.

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