economia

«Il Südtirol in B? Un’occasione per i negozi e i ristoranti di vicinato»

La presidente di Confesercenti Elena Bonaldi: “La serie B gioca di sabato con i negozi aperti e le partite potranno aiutare il commercio della città”. E anche il turismo 



BOLZANO. “La promozione in Serie B del Südtirol può aiutare anche il commercio e la ristorazione di vicinato”. Nel giorno in cui l’Ire della Camera di Commercio tratteggia un settore altoatesino preoccupato per il futuro ecco che la presidente di Confesercenti Elena Bonaldi propone uno spiraglio di ottimismo.  

“Sono ovviamente felicissima del risultato sportivo ma, dopo la gioia per la promozione, mi sono incuriosita sulle possibili ricadute. Anche in relazione alla particolare ubicazione dello stadio Druso nella geografia cittadina inserito come è tra viale Druso e via Roma”.

La lente di ingrandimento, nemmeno troppo nascosta, è sugli arrivi di tifosi avversari per le partite a Bolzano ma anche su un possibile aumento dei volumi di appassionati bolzanini che graviteranno nella zona.

“Il primo dato interessante è temporale perché la Serie B gioca principalmente il sabato. Vero che il calcio moderno ha, di fatto, spezzettato tutte le competizioni spalmando ogni categoria su più giorni ma è ragionevole pensare che si giocherà di più a negozi aperti.

Oltre a questo è quasi sicuro che si giocheranno più incontri serali in orario dove il pre e post match può essere molto allettante per ristoranti, bar e pizzerie. Specie per i bolzanini che usciranno di casa per andare sugli spalti in orari che possono rendere più comode le cene fuori che sono ovviamente automatiche per gli ospiti. Sia più articolate sia da pasto veloce. Senza contare, banalmente, che la gente ha bisogno di andare in bagno e i bar sono sempre un approdo guardato con interesse purché sempre con l’educazione di consumare qualcosa”.

I tifosi ospiti, tuttavia, tendono ad arrivare, guardare la partita e andarsene. “Non è sempre così – precisa Bonaldi – e proprio su questo tema mi sono confrontata con la mia omologa di Confesercenti Brescia Barbara Quaresmini. Anche loro hanno una squadra in Serie B (cui auguro la promozione il ritorno un A), uno stadio Rigamonti in una zona anche residenziale e un know how di spessore vista la grande tradizione delle Rondinelle nella massima serie contro i top club. Non solo, nella loro area di competenza hanno anche Cremona con lo stadio Zini e 70.000 abitanti (proporzionalmente più simile a Bolzano) e, proprio in ragione di questo indotto positivo, stanno tifando tanto perché la Cremonese possa salire in Serie A. Hanno toccato con mano i benefici”. 

Cosa assorbiamo, dunque, dalle esperienze di Brescia e Cremona? “Diciamo che la tifoseria organizzata tende alla trasferta mordi e fuggi consumando solo allo stadio però non sempre si tratta della maggioranza degli ospiti. Ci sono ancora tante persone che interpretano il calcio come un’occasione per una gita fuori porta visitando città (o zone delle città) dove non sono mai stati. Meglio ancora se turisticamente affascinanti come può essere Bolzano”. 

In conclusione cosa si aspetta per il commercio bolzanino da questa promozione in Serie B: “Mi aspetto prima di tutto un aumento dei clienti in ristoranti, pizzerie e bar nei giorni degli incontri. Penso anche ad una quota di tifosi avversari o locali di altri centri altoatesini che ne approfitteranno per fare shopping sia al centro commerciale sia nei negozi che portano verso lo stadio. In misura minore, ma comunque importante, un aumento dei pernottamenti di chi magari ne approfitta per abbinare alla partita della sua squadra un weekend in Alto Adige: qui ne beneficerà maggiormente il Centro storico. Sono tutti aspetti molto positivi che non possono che portare tutti a tifare per un consolidamento della categoria da parte del Südtirol e poi chissà…”.













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