Il S. Maurizio: da oggi gli over 80 al richiamo

Bolzano. Scattano questa mattina in tutto l’Alto Adige i richiami per i primi 7.500 over 80 già vaccinati il mese scorso per la prima volta. Così l’ospedale di Bolzano: «Chiediamo gentilmente agli...



Bolzano. Scattano questa mattina in tutto l’Alto Adige i richiami per i primi 7.500 over 80 già vaccinati il mese scorso per la prima volta. Così l’ospedale di Bolzano: «Chiediamo gentilmente agli interessati (se non hanno avuto diversa comunicazione via mail) di ripresentarsi allo stesso orario/giorno della settimana della prima vaccinazione avvenuta tre settimane fa». Quindi una nota: «Qualora in questo periodo qualcuno di voi avesse rilevato i sintomi del Covid non deve presentarsi al richiamo ma contattare il medico di famiglia». In occasione dell’accesso alla seconda somministrazione l’ospedale di Bolzano raccomanda quanto segue:

- non saranno vaccinati coloro che dopo la prima somministrazione hanno contratto la malattia da Covid o che si sono positivizzati anche se in maniera asintomatica. Costoro sono invitati quindi a non ripresentarsi. Non è necessario disdire l’appuntamento;

- coloro che alla prima somministrazione hanno avuto reazioni di media o bassa gravità (dolore locale, malessere generale, febbre modesta, ecc.) e di breve durata (inferiore a 24 ore) possono ricevere la dose di richiamo senza problemi in quanto si tratta di effetti previsti e benigni;

- coloro che hanno avuto effetti collaterali di maggiore gravità sono invitati a consultare il loro medico di famiglia per verificare le possibili soluzioni che consentano di fare comunque la seconda dose come ad esempio l’assunzione preventiva di farmaci che aiutino a moderare gli effetti collaterali; il medico di famiglia valuterà anche, in casi particolari, l’opportunità o meno di fare la seconda dose;

- in ogni caso nel centro di vaccinazione un medico farà nuovamente una breve anamnesi a tutti per verificare la sicurezza della seconda somministrazione;

- in caso di febbre o di altre malattie acute la vaccinazione va posticipata a dopo la sicura guarigione di questi disturbi.

«Cogliamo l’occasione -scrive l’ospedale - per rassicurare tutti del fatto che questo vaccino, nonostante i disturbi frequenti che può causare nelle 24 ore successive alla sua somministrazione, è un vaccino molto sicuro in quanto i disturbi gravi sono rarissimi e comunque in frequenza simile a quella di altre vaccinazioni. Inoltre nella nostra esperienza i pochi casi verificatisi si sono risolti in breve tempo e completamente.

Confermiamo, invece, che i test fatti ai primi vaccinati con tutte e due le dosi, hanno dimostrato che l’efficacia è elevatissima in quanto sono stati rilevati gli anticorpi in tutti i vaccinati e spesso ad altissima concentrazione».

I vaccini Pfizer ci sono:

8.190 più altri 900 richiesti

in più dall’Asl. Appuntamenti

tutti confermati.

Gli 8.190 vaccini Pfizer arrivati lunedì servono fino a domenica alle 12, ma l’Asl comunica di aver ottenuto ulteriori 900 dosi: gli appuntamenti non dovranno essere spostati. Attesa per la settimana 8/14 febbraio un’ulteriore fornitura di 4.680 dosi Pfizer per proseguire con i richiami anche del personale sanitario.

Dal 10 febbraio prime

vaccinazioni agli over 80

in liste d’attesa. Da marzo

75 enni e malati fragili.

Sono in tanti a chiedere informazioni e così l’Asl ricorda che dal 10 febbraio inizieranno ad essere chiamati a casa per la vaccinazione i primi over 80 in lista d’attesa. L’Asl spera di vaccinare tuti gli over 80 entro il mese di febbraio per poi mettere in calendario, a marzo, i 75 enni ed i malati fragili. L’Alto Adige ad oggi- secondo l’ultimo Report nazionale - ha vaccinato 32. 392 persone e ricevuto 33.115 dosi (percentuale 97.8% contro media nazionale 93.4%). Confermato per domenica 7 febbraio nella palestra di Terlano, il Vax day con 600 dosi Moderna per immunizzare nel giro di un mese - le due volte - 300 anziani di Terlano, Andriano, Meltina e Nalles.

Fondazione Gimbe:

Alto Adige valori più alti di Italia

per le infezioni Covid.

Il rapporto Gimbe documenta una forte crescita dei casi Covid in Alto Adige. In provincia di Bolzano si registra infatti alla lunga il valore più alto in Italia con un incremento del 10,1%, contro il 5,1% in provincia di Trento. I casi testati per 100 mila abitanti in Alto Adige sono 1.141, mentre in Trentino 355. Il rapporto positivi e casi testati in Alto Adige è del 62,1% e in Trentino 70,1%. In provincia di Bolzano il 42% dei posti letto sono occupati da pazienti Covid (34% in Intensiva), mentre in quella di Trento il 29% (38% in Terapia intensiva). Bassissimo - secondo Gimbe - è la percentuale di operatori sanitari e socio sanitari vaccinati in Alto Adige (37%), seguito dalla Valle D'Aosta con il 59%. Molto elevata la percentuale degli over 80 già vaccinati (25%) contro il 4% in Valle D'Aosta e il 2% in Trentino e nel Lazio.













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