Il sindaco vuole sospendere il tassista

L’assessora Lorenzini lunedì porterà in giunta la proposta bocciata dalla commissione grazie ai 4 voti dei colleghi


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Serviva un segnale più forte: una multa di mille euro non può bastare davanti alla gravità di quella registrazione audio». Il giorno dopo la bocciatura da parte della commissione taxi della proposta dell’assessora Maria Laura Lorenzini di sospendere la licenza al tassista Armando Sacco Zaut - accusato di aver minacciato, insultato, aggredito una biologa keniota al termine di una discussione sul tragitto da seguire - il sindaco si schiera al suo fianco.

La partita non è ancora conclusa. Anzi. La questione tornerà in giunta lunedì, perché la commissione - che con cinque voti a favore (l’assessora Lorenzini, Martin Schwienbacher vicecomandante dei vigili urbani, Tobias Planer consigliere verde, le avvocatesse Carla Broccardo e Sara Tonolli) e cinque contrari (il consigliere leghista Carlo Vettori e quattro tassisti, il presidente della cooperativa Radiotaxi Mauro Ortombina, due di Bolzano Bruno Pedroni, Erich Domanegg e uno di Merano Anton Nindl) l’altro pomeriggio ha bocciato per la seconda volta la sospensione della licenza - ha solo potere consultivo.

La delega in materia è dell’assessora Lorenzini che però a quanto pare è decisa a non mollare, nella convinzione che non è accettabile che un tassista, che svolge un pubblico servizio per conto del Comune, possa comportarsi nel modo violento che emerge con tutta evidenza dalla registrazione audio effettuata con il cellulare della donna.

È molto probabile che l’assessora verde, presidente anche della commissione comunale pari opportunità, porti in giunta la sospensione della licenza, sapendo di poter contare sull’appoggio certo del sindaco Renzo Caramaschi.

Si può prevedere che la giunta esaminerà la ricostruzione di quanto avvenuto alle 1.50 del 2 dicembre a ponte Palermo, messa nero su bianco, da entrambe le parti: il taxi chiamato in via Maso della Pieve per tornare a casa in via Palermo, la discussione nata sul tragitto da seguire, la reazione tanto imprevedibile quanto violenta di Armando Sacco Zaut.

Si valuterà anche il modo in cui è stata bocciata dalla commissione taxi la proposta di sospensione della licenza: decisivi sono stati infatti i quattro voti dei colleghi del tassista.

«Quattro tassisti su una commissione di 11 - commenta Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente della commissione provinciale pari opportunità - sono troppi. La composizione di quell’organismo deve essere assolutamente rivista».

L’assenza di Agostino Accarino, sindacalista della Cgil che in commissione rappresenta il Centro tutela consumatori, è stata determinante per non far passare la proposta di sospensione.

Nella precedente riunione, aveva votato a favore e addirittura aveva rassegnato le dimissioni (successivamente ritirate) in segno di protesta per la bocciatura.

Stavolta non c’era, in quanto impegnato a Roma per questioni di lavoro.

A questo punto l’ultima parola spetta alla giunta che lunedì dovrà scegliere se limitarsi semplicemente a prendere atto della decisione uscita dalla commissione, oppure adottare una misura più severa.

Certo è che alla decisione della giunta, non guardano soltanto il tassista e la vittima, ma tutte quelle donne che in questo momento sono vittime della violenza di mariti e compagni e non hanno il coraggio di denunciare temendo, come troppo spesso accade, di non essere credute.

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