Bolzano

Il teleriscaldamento avanza: scavi programmati per mesi 

Chiusi da poco i cantieri in corso Libertà, ora ci si concentra su via Resia e la Zona. Tra qualche mese ruspe al lavoro tra piazza Vittoria e via Diaz. Entro il 2024 saranno allacciati alla rete 450 edifici multifamiliari



BOLZANO. Riposano gli scavi. Ma per poco. Perché il teleriscaldamento avanza, dopo i freni Covid, anche d’estate. «La nostra agenda è fitta, molto fitta», ammette Günther Andergassen, ad di Alperia eco plus. E tra breve si riprende il ritmo: chiusi da poco i cantieri in corso Libertà, si aggrediscono via Resia, via Alessandria, via Bari e la Zona. Poi, tempo qualche mese, si cambia quadrante urbano: via agli scavi sull’altro lato della città, tra piazza Vittoria, via Cesare Battisti, via Virgilio, via Manci e infine via Diaz. «Ma entro ottobre saranno completati ulteriori tratti in via Duca d'Aosta e in via Capri», anticipa Andergassen.

Poi un ulteriore «allegato». Che mostra come il calendario della infrastrutturazione non conosca pause: da oggi a fine anno, programmati lavori anche nelle zone dove si stanno chiudendo i cantieri in essere, con le infrastrutture pronte ad entrare in servizio, vale a dire in via Tre Santi e in via Mendola. In questo caso, si tratta della chiusura di scavi che hanno a lungo condizionato la circolazione proprio allo sbocco di corso Italia, con restringimenti di carreggiata e suture della strada. Uno pensa: solo disagi? In realtà no, perché gli scavi costituiscono la premessa di una messa in sicurezza di centinaia di case bolzanine, con garanzia di energia e di calore di qui all’eternità, o quasi.

Perché ad oggi, secondo gli ultimi dati forniti da Alperia, 300 edifici risultano allacciati al teleriscaldamento, di cui circa un terzo sono condomini. Una volta attuata questa nuova agenda di cantierizzazione, ulteriori 60 edifici potranno essere inseriti nella rete entro dicembre di quest’anno. Una geografia di interventi che ormai sta coprendo tutti i quartieri. «Il teleriscaldamento a Bolzano è in pieno sviluppo - commenta Andergassen - nonostante ormai da più di un anno sia difficile, causa Covid, da parte dei condomini svolgere le assemblee per deliberare definitivamente l’allaccio».

Ma con questa ulteriore accelerazione dei collegamenti si prevede di aumentare la potenza allacciata di più del 15% rispetto a quella in servizio a fine 2020. Uno scenario di sviluppo con pochi precedenti, in termini di velocità di avanzamento con le alte infrastruttutazioni urbane. Un dato? Questa agenda porterà nel 2024 ad avere circa 450 edifici, i più condomini e quindi multi familiari, allacciati alla rete. «Ma non si tratta solo di numeri. Perché il senso di questo intervento - aggiunge l'ad Alperia - punta ad accrescere la sostenenibilità complessiva di tutta l'apparato energetico urbano».

Questo significa, in pratica, che ad ogni allacciamento è come se Bolzano si dotasse di un albero in più, in grado di depurare l’aria che respiriamo. E proprio grazie al teleriscaldamento, che sfrutta una energia già presente derivante dal lavoro del termovalorizzatore e dei suoi vapori virtuosi, è stato possibile, oggi, quadruplicare la quantità di Co2 risparmiata rispetto al 2012. Come se fosse giunto qui un nuovo parco. Ma questi numeri sono destinati ad aumentare con l’allaccio di tutta la struttura ospedaliera alla rete del teleriscaldamento e con la conseguente produzione di energia frigorifera grazie al calore della rete stessa. Faranno rumore, i prossimi scavi, ma serviranno a tutti. P.CA.













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