BOLZANO. Un’atmosfera d’altri tempi, e musiche e costumi e fiori, un tuffo nel romanticismo mitteleuropeo. Ecco come si è presentata ieri sera piazza Walther ai suoi cittadini e a centinaia di curiosi e turisti. I tavoli bianchi al bordo di una pista di coreografie geometriche di ufficiali in alta uniforme e dame col corpetto, qualcuno giurerebbe di aver visto Sissi con un calice in mano.

Un Francesco D’Onofrio galante con la pochette rossa, una Roberta Agosti raggiante in una folata di blu con un filo di perle, e un Manfred Schweigkofler brillante alla conduzione, e Bolzano si è riscoperta amante del valzer, quello storico e quello moderno e s’è presa il suo “salotto buono” per farci una sala da ballo: dopo l’esibizione storica i corsi aperti al pubblico, che non si è lasciato pregare, poi il momento dell’elegante leggerezza di Alessandra Pasquali, le gare di ballo con giravolte da mettere le vertigini e infine l’apertura delle danze generali, e il cordone intorno alla pista che si sciglie in mille coppie.

Intorno ai danzatori le tante anime della città, in abito da sera e coi tacchi alti o in maglietta e scarpe basse, tutti ugualmente padroni del loro pezzetto di tranquilla nostalgia. Pochi giovani curiosi che passano, tolgono le cuffie per un attimo come a verificare un dubbio, poi le rimettono scivolando via nelle traverse. Per loro ci saranno altre serate, quella di ieri era per il Danubio Blu.