Il vescovo Golser a Bressanone: "Pedofilia, occorre vigilare"

Golser lo ha ribadito nell’aula magna del Seminario Maggiore a Bressanone



BRESSANONE. «I terribili abusi compiuti su bambini e giovani da vari preti sono da condannarsi nel più deciso dei modi, ma non possono screditare la missione sacerdotale, che rimane grande e pura». Lo ha ribadito nell’aula magna del Seminario Maggiore il vescovo Karl Golser nel corso di una cerimonia nella quale, con modi insolitamente espliciti, si è parlato chiaramente della sessualità. L’occasione è stata l’inaugurazione dell’anno accademico allo Studio Teologico Accademico.
Lo Studio, in pratica una facoltà di teologia, è ospitato proprio nel complesso settecentesco del seminario. Quando i tempi si siano fatti maturi per un esame aperto della tematica sessuale anche in ambito ecclesiastico è dimostrato anche dal quatto che quale prolusione è stata scelta la tesi di una delle diplomate, Renate Rottensteiner di Soprabolzano, che ha parlato sul tema “La sessualità nell’Antico Testamento - un’analisi del linguaggio”. Nell’aula magna del seminario si è così sentito parlare non solo del (biblico per antonomasia) “giacersi” ma anche dei piedi e dei covoni usati per indicare rispettivamente l’organo sessuale maschile e quello femminile. Pur con un pudore di fondo, che nella Bibbia non viene mai meno, la sessualità - ha detto Rottensteiner - è intensa e ricorrente, ma è vista come una cosa sana e positiva, perché è una componente inscindibile dall’uomo e l’uomo è “cosa buona”. E’ seguito l’atteso intervento del vescovo (apparso nuovamente in buona forma) che ha tratto spunto dal discorso rivolto ai seminaristi in ottobre da Benedetto XVI. «La sessualità - ha detto monsignor Golser - deve essere integrata nell’insieme della personalità. Quando questa integrazione - nel quadro di un giusto equilibrio tra cuore ed intelletto, ragione e sentimento - non avviene, la sessualità diventa banale e distruttiva allo stesso tempo. Ne vediamo molti esempi nella società d’oggi». Il vescovo ha poi parlato apertamente del grave problema che ha scosso la Chiesa negli ultimi tempi. «Di recente abbiamo dovuto constatare con grande dispiacere che sacerdoti, cioè proprio coloro che dovrebbero accompagnare gli altri lungo il cammino della vita, hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani. Anziché portare le persone ad una umanità matura ed essere d’esempio, hanno provocato distruzioni per cui proviamo profondo dolore e rincrescimento». Rivolgendosi poi ancor più direttamente ai numerosi seminaristi, monsignor Golser ha detto che a causa di questi avvenimenti possono sorgere interrogativi circa l’opportunità di farsi prete e se la via del celibato sia sensata per la vita umana. «Grazie a Dio - è stata la sua risposta - tutti conosciamo sacerdoti convincenti, plasmati dalla loro fede, i quali testimoniano che in questo stato, e proprio nella vita celibataria, si può giungere ad un’umanità autentica, pura e matura. Ma ciò che è accaduto ci deve rendere attenti e vigilanti».

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