Il Wine festival si gusta i menu di contadine e chef
Quattro esponenti delle Donne coltivatrici hanno affiancato lo stellato Di Bari Così nel tendone di Culinaria sono stati offerti piatti tra tradizione e avanguardia
MERANO. L’evento è stato battezzato "Cooking Farm" e ha registrato anche ieri, seconda giornata del Wine festival, un notevole successo, in linea con il gradimento altissimo riservato e meritato dagli appuntamenti della rassegna. Appassionati di cucina e semplici curiosi hanno assistito, sotto il tendone di Culinaria, alla preparazione di piatti "firmati" dai migliori chef giovani stellati d'Italia con la collaborazione di quattro donne dell'associazione altoatesina delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi.
L'iniziativa, voluta e organizzata da Genagricola, ha come obiettivo principale quello di proporre un confronto fra la tradizione e l'avanguardia "per tracciare la frontiera della cucina di domani" in una terra, l'Alto Adige, il cui il territorio, la memoria, i prodotti tipici locali vengono interpretati dai migliori chef giovani d'Italia.
Il contributo delle quattro Contadine - Bauerinnen - Edith Regele di Nalles, Elisabeth Pichler di Campodazzo, Mathilde Wieser di San Genesio e Monica Schwembacher di Laces - è stato prezioso e molto apprezzato, ieri pomeriggio, durante la preparazione del piatto cucinato assieme a Christian Di Bari.
"E' sempre una grande esperienza mettersi al servizio di questi grandi chef. C'è sempre tanto da imparare - ha affermato Monica Schwembacher - e credo che anche loro siano attenti al nostro modo di cucinare i prodotti tipici del territorio altoatesino”.
La quaglia nel suo nido con funghi, soffice di patata e uovo di quaglia - ricetta scelta da Christian Di Bari - ha visto il contributo delle donne coltivatrici, che hanno preparato un canederlo con il contorno di erba cipollina che si è ben "sposato" con la quaglia. "Il nostro contributo - ha detto Edith Regele che a Nalles cura i lamponi da cui ha tratto anche un succo particolare - consiste in particolare nell’essere attente agli insegnamenti di questi grandi chef. Il contributo che abbiamo offerto, sulla base di una serie di prodotti locali altoatesini, si sposa bene con il piatto che viene cucinato. L'esperienza è stata molto positiva e ci ha permesso di sviluppare un prezioso contributo nella valorizzazione del nostro ruolo e delle nostre tradizioni. Anche in cucina".
L'associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi, è il caso di ricordarlo, ha realizzato una serie di progetti negli ultimi anni, compreso un portale dei servizi che vengono offerti dai contadini.
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