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Import dei rifiuti, a Bolzano parte la corsa finale

EcoCenter spinge per ottenere l’autorizzazione entro la fine di ottobre. A breve un vertice con Provincia e Comune di Bolzano



BOLZANO. Accelerazione per il via libera all’importazione dei rifiuti da fuori provincia per alimentare l’inceneritore oltre l’attuale carico. C’è una data ottimale fissata da Ecocenter, la fine di ottobre. Verrà organizzata a breve una riunione con Provincia, Comune, Ecocenter e Appa per fissare agenda e strategie. E per il Comune di Bolzano si potrebbe profilare un ruolo di secondo piano nella catena decisionale, nonostante le rassicurazioni del sindaco Renzo Caramaschi, che su questo argomento ha sottolineato «Bolzano ha la maggioranza di EcoCenter», il consenso del Comune sarà determinante.

Caramaschi ha confermato il parere favorevole della sua amministrazione all’importazione di rifiuti, da Trento o altre regioni. Il programma di coalizione ha previsto un aumento massimo del 5% rispetto alla capacità attuale. Caramaschi ha parlato del 10%. Ma Provincia ed Ecocenter puntano a raggiungere la capacità massima dell’impianto, 130 mila tonnellate all’anno. Con il 5 per cento previsto dal Comune si arriverebbe a 110 mila tonnellate. Si annuncia un braccio di ferro sulla quantità di rifiuti da importare, visto che in provincia non si reperiscono abbastanza tonnellate per alimentare l’impianto sovradimensionato.

I TEMPI. La Provincia deve modificare l’attuale normativa, che prevede il divieto di bruciare nel termovalorizzatore rifiuti prodotti al di fuori dall’Alto Adige. EcoCenter prospetterà a Provincia e Comune una tabella di marcia a breve termine per avviare l’import. Il punto di riferimento preso è il cantiere nell’area dell’inceneritore, dove viene costruita la torre di accumulo di Ecotherm, progettata per conservare il calore, che verrà distribuito nelle ore di punta del teleriscaldamento. L’obiettivo è portare il termovalorizzatore a pieno regime quando la torre di accumulo sarà realizzata. Va ricordato che il sistema del teleriscaldamento andrà a pieno regime tra cinque anni, secondo le previsioni. Attualmente sono allacciate 1200 utenze e circa un terzo delle aziende della Zona. Nell’autunno del 2018 si aggiungerà però buona parte dell’ospedale. EcoCenter punta a ottenere l’autorizzazione all’import da parte della Provincia tra ottobre e novembre.

LA TRATTATIVA CON BOLZANO. Il confronto con il Comune si annuncia difficile. Se Caramaschi, come visto, sembra disposto a trattare fino a un incremento del 10% della portata, per i Verdi, alleati di giunta, il 5% è la soglia ammissibile, fissata con lunga discussione durante la trattativa sul programma. Il presidente di EcoCenter Stefano Fattor ha più volte sottolineato che l’obiettivo resta il pieno carico, 130 mila tonnellate. L’assessore provinciale Richard Theiner nelle scorse settimane ha garantito che le scelte verranno prese di concerto con il Comune. Sarà davvero così? È vero che Bolzano ha la maggioranza relativa di EcoCenter ma, ha ricordato Fattor nei giorni scorsi, il Cda di EcoCenter risponde all'assemblea dei soci e a due comitati di sorveglianza. In questi il sindaco di Bolzano è sì il presidente, ma il suo voto pesa come quello degli altri 4 membri rappresentanti dell'azionariato». Sulla sponda opposta c’è l’assessore Maria Laura Lorenzini, che ha dichiarato: «Rispetto a chi dice che l'inceneritore va fatto lavorare di più per farlo rendere al meglio, io dico il contrario: sto studiando una exit strategy da impianti del genere». Vorrebbe spegnere l’inceneritore entro il 2030. C’è un quadro normativo e autorizzativo, vincolante anche per il Comune di Bolzano, in virtù del quale l'impianto non potrà essere spento prima del 2040, ha replicato Fattor.

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Davide Pasquali

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