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Imprenditrici da sostenere Il Consiglio è d’accordo 

BOLZANO. Niente discussione su lupi e orsi ieri in consiglio provinciale. Le due mozioni della Svp sono state rinviate alla prossima seduta, a causa dell’assenza in aula di Josef Noggler per gravi...



BOLZANO. Niente discussione su lupi e orsi ieri in consiglio provinciale. Le due mozioni della Svp sono state rinviate alla prossima seduta, a causa dell’assenza in aula di Josef Noggler per gravi motivi familiari. Toni accesi invece sul tema donne e lavoro. È stata approvata, dopo discussioni e modifiche al testo concordate con la Svp, la mozione di Brigitte Foppa (Verdi) «Sostegno concreto alle imprenditrici e libere professioniste». Questo il testo definitivo: «Il Consiglio impegna la giunta provinciale a elaborare in collaborazione con le organizzazioni rappresentative del settore economico e con la Consigliera di parità delle strategie per migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro a vantaggio delle imprenditrici». Brigitte Foppa avrebbe preferito un testo più vincolante, che prendeva come esempio il registro provinciale trentino di “co-manager”, un servizio di sostituzione temporanea dell’imprenditrice in fasi della vita in cui mantenere l’attività imprenditoriale risulta difficile. Soddisfatta Foppa della mediazione trovata in aula: «È un segnale positivo da parte del consiglio provinciale. E positivo è stato anche che da tutti gli interventi sia stato espresso grande riconoscimento verso le tante donne che lavorano autonomamente e che sono imprenditrici. Il dibattito è stato in gran parte molto costruttivo». Bocciata invece la mozione, sempre di Brigitte Foppa, «Aziende femminili: valore da riconoscere», con cui evidenziava che sono difficilmente disponibili i dati relativi al numero delle aziende guidate da donne in Alto Adige. Scontro in aula sul tema candidature e vincolo dei quattro anni di residenza. Andreas Pöder (BürgerUnion) ha presentato una proposta di modifica dello Statuto, che dovrebbe prevedere i quattro anni di «purgatorio» con residenza regionale non solo per gli elettori, ma anche per i candidati alle elezioni comunali. La proposta è stata bocciata (9 sì, 18 no). Per la giunta ha parlato Christian Tommasini, secondo cui la modifica sarebbe inopportuna, visto che è in corso una discussione anche sul vincolo dei quattro anni per poter votare: «L’autonomia si deve confrontare anche con i diritti e i doveri dei cittadini europei»: Pöder ha replicato: «probabilmente la maggioranza vuole lasciare la porticina aperta per candidature eccellenti da fuori Bolzano». Bocciata, tra le altre, una mozione di Elena Artioli (Team A) che proponeva la riduzione dei compensi dei Cda delle società provinciali.













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