l’appello 

Imprese e sindacati: «Partecipate» Aziende offerte come punti prelievo

Assoimprenditori e sindacati sono in prima linea nel sostegno allo screening di massa del 20-22 novembre. È stata una proposta arrivata dalle aziende per scongiurare una chiusura generale tra ieri e...



Assoimprenditori e sindacati sono in prima linea nel sostegno allo screening di massa del 20-22 novembre. È stata una proposta arrivata dalle aziende per scongiurare una chiusura generale tra ieri e il 29 novembre, il periodo coperto dall’ultima ordinanza del presidente Arno Kompatscher. L’obiettivo, dicono, è tutelare salute e lavoro. Assoimprenditori, Cgil, Cisl, Uil e Asgb rinnovano l’appello a partecipare alla campagna di test rapidi facoltativi: «Responsabilità nei confronti del sistema sanitario, rispetto nei confronti delle colleghe e dei colleghi di lavoro e delle loro famiglie e la possibilità di dare un personale contributo ad una ripartenza delle attività economiche e sociali in Alto Adige: sono questi i principali motivi che dovrebbero convincere tutti gli altoatesini e le altoatesine a partecipare allo screening». Le imprese si sono già dette disponibili a mettere a disposizione i propri spazi per i test sul personale e invitano i sindaci a contattarle in caso di necessità per l’organizzazione logistica dell’operazione. «Poter testare i dipendenti di grandi imprese direttamente negli stabilimenti industriali oppure organizzare delle test-area nelle più importanti zone produttive a partire dalla prima mattina di venerdì consentirebbe di evitare inutili assembramenti e di testare un gran numero di persone in maniera ordinata», si legge in una nota dei sindacati e Assoimprenditori (nella foto il presidente Federico Giudiceandrea).

Le parti sociali confermano che in questi giorni firmeranno un accordo a integrazione del

Protocollo di sicurezza: recepirà l’ordinanza provinciale che stabilisce che i dipendenti che non dimostreranno al datore di lavoro di aver partecipato al corona-screening, non potranno accedere in azienda fino al 29 novembre. Questi lavoratori dovranno usufruire di ferie o permessi per i giorni di assenza. «La partecipazione al corona-screening non deve essere vista come un’imposizione, ma come una grande possibilità per dare un contributo concreto al nostro territorio in questo momento di forte sofferenza», ribadiscono, «Insieme abbiamo chiesto di aumentare la capacità di fare test diagnostici e insieme abbiamo chiesto di non sospendere le attività produttive che lavorano in sicurezza. Non possiamo che sostenere con grande convinzione l’iniziativa dello screening».













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