In pista il lusso c’è ancora, ma discreto e tecnologico

Praticamente sparita l’ostentazione. Ora si va su tute riscaldate, occhiali con gps e sci old style con budget da 10.000 €


di Daniela Mimmi


ORTISEI. In Gardena il lusso c'è (eccome!), ma quest'anno per fortuna non si vede. Le signore russe che fino allo scorso anno sciavano con uno svolazzo di pellicce (purtroppo vere), quest'anno devono accontentarsi di un abbigliamento molto meno vistoso, ma decisamente più tecnico. Siamo andati a vedere quali sono gli oggetti del desiderio di questa stagione sciistica girando per i negozi più glam della Val Gardena. E quel che emerge è che il lusso c'è ancora, ma è discreto, sottotono, quasi nascosto.

Eppure, facendo un rapido calcolo, per vestirsi veramente al top, e ovviamente con sci adeguati, ci vogliono a occhio e croce sui 10 mila euro.

Innanzitutto oggi il vero sciatore che non ha problemi di portafoglio vuole stare al caldo, essere comodo, trovare gli amici se li perde e le piste se ha perso anche quelle. Si comincia dall'intimo. «Per i freddolosi c'è il gilet con il riscaldamento nella schiena, che costa 179 euro. È fornito di una pila che resta in carica circa otto ore», ci dicono da Piz Blanc a Ortisei. «E naturalmente ci sono anche i guanti, sempre con pila incorporata, per tenere le mani al caldo dalla mattina alla sera, a 299 euro».

Tra le comodità a cui è impossibile rinunciare, ci sono anche i guanti e i sottoguanti con degli speciali tasselli sulle dita per trafficare con il touch screen del cellulare, rispettivamente a 29 e 40 euro.

Passiamo agli accessori. Sembra una normale maschera da sci, da fuori non si vede assolutamente niente. Ma all'interno c'è un sistema gps che permette di sapere dove siamo (e dove sono i nostri amici), a che velocità stiamo andando, a che altezza siamo e quanti gradi ci sono. Non solo: davanti agli occhi scorrono le carte geografiche per presidiare tutta la zona. Il sistema gps costa 399 euro e la maschera 140.

Passiamo alla tuta. Niente colori sgargianti, pochissima pelliccia (al massimo intorno al cappuccio, vera o falsa?), niente strass e luccichii vari, niente disegni strani.

«I colori sono tornati quelli classici, il bianco coniugato con il nero, il rosso e il blu», conferma Vincenzo Santoro responsabile acquisti e vendite di Piz Blanc. Il completo più trendy, ma meno appariscente, è quello della Kjus. Il tessuto ha la porosità della pelle, è leggero come la seta eppure la resistenza al freddo è doppia rispetto ad altre fibre tecniche. Il prezzo della sola giacca è di 1199 euro, ma pare ne valga la pena. L'altra giacca al top è quella della XBionic: è cucita interamente a mano con 489 tessuti diversi, a seconda del calore delle varie parti del nostro corpo. In alcuni punti c'è addirittura un liquido in grado di rapprendersi o al contrario a liquefarsi a seconda della temperatura. La sola giacca costa 1140 euro, e in più naturalmente ci sono i pantaloni che costano poco meno.

E passiamo ai caschi. Per le signore, sono in bianco o in nero (e basta), con una manciata di strass rigorosamente Swarovski, con pelliccia intorno al laccio e costano sui 650 euro.

Infine, gli attrezzi fondamentali: gli sci. Per trovare i più preziosi bisogna andare a Selva, da Dolomiti Adventure. I più appariscenti sono i Bogner neri con attacchi in oro e racchette in bambù stile old fashion e costano 1959 euro. Ma il modello top è quello in bambù, realizzato interamente a mano, 2750 euro. E poco meno ecco gli Stöckli, a 2650...

Crisi? «Un po' per quanto riguarda i clienti locali - ci dicono i titolari dei negozi - non per quanto riguarda i turisti». Per i quali, come si vede, è molto semplice spendere 10 mila euro per fare una sciata.

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