In trecento per lavorare con il “cittadino” Fraccaro

Gli aspiranti collaboratori del deputato sono laureati con esperienze all’estero


di Paolo Morando


BOLZANO. Oltre duecento, anzi, quasi trecento. Tanti sono i candidati agli incarichi di collaboratore di Riccardo Fraccaro, il deputato trentino del Movimento 5 Stelle. Il termine per inviare il curriculum scadeva venerdì scorso e ora lo staff del parlamentare, un ristretto comitato di quattro attivisti "grillini" guidato dal roveretano Paolo Vergnano, è al lavoro per esaminarli.

Proprio per questo il loro numero è ancora indeterminato: finora infatti al corposo faldone è stata data solo una rapida scorsa.

Sufficiente però per verificare che le proposte sono arrivate da tutta Italia. E che provengono soprattutto da giovani. Ai quali evidentemente non hanno fatto troppa impressione le aspre polemiche sul presunto "schiavismo" a cui verrebbero eventualmente sottoposti, per via della richiesta di prestazioni lavorative intense (a partire dagli orari, ma non solo) a fronte di compensi inadeguati.

Proprio questa era infatti l'accusa che nei giorni scorsi era stata mossa a Fraccaro dal senatore della Lega Nord Sergio Divina, che aveva calcolato in 2,85 euro la retribuzione oraria, in particolare per uno dei quattro profili ricercati dal deputato "pentastellato": quello di "collaboratore territoriale", chiamato a occuparsi della rassegna stampa locale, tenere i rapporti con enti e istituzioni ma anche con i cittadini trentini e altoatesini. Una sorta di portavoce locale a cui affidare anche la gestione di mail e social network del deputato. E disponibile all'occorrenza a spostarsi anche a Roma. Il tutto per 3.500 euro al mese (lordi) senza però alcun rimborso spese. «La polemica sollevata da Divina non è stata compresa, come d'altra parte era ovvio che accadesse», commenta Vergnano, soddisfatto dal numero dei curricula giunti al Movimento 5 Stelle trentino. Benché di molto inferiori a quei mille che, alla vigilia, lo staff di Fraccaro aveva indicato come soglia limite. Nel senso che, dalla millesima in poi, le richieste successive non sarebbero state esaminate.

Spiega comunque Vergnano come le due-trecento proposte siano abbastanza equamente divise tra i due sessi. Ma soprattutto che sono davvero numerose quelle presentate da giovani plurilaureati, o con alle spalle importanti Master post-universitari. Oppure, anche qui in moltissimi casi, con esperienze di studio all'estero. Ancora impossibile invece conoscere il "riparto" dei curricula: quanti cioè riguardano l'incarico di portavoce locale e quanti gli altri profili richiesti da Fraccaro. Che è tuttora alla ricerca di altri tre collaboratori specifici per il suo incarico di segretario d'aula a Montecitorio.

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