BOLZANO. Il pronto soccorso del San Maurizio di Bolzano e le omologhe strutture nel resto della provincia sono oberate; lo si evince dai dati forniti dalla Provincia a seguito di una interrogazione del consigliere provinciale Ulli Mair (Freiheitlichen). 

La risposta fornita ai Freiheitlichen dall’assessore provinciale alla sanità Martha Stocker riguarda gli anni 2015 - 16 - 17. L’unico anno però per cui i dati siano completi è il 2016. In totale, gli accessi ai pronto soccorso altoatesini hanno superato quota 250 mila. Per la precisione sono stati 256.995, dei quali addirittura 81.868 a Bolzano. Non è da meno Merano: 69.532. Seguono Bressanone (31.955), Brunico (31.322), Silandro (18.940), San Candido (13.564) e Vipiteno (9.814).

In pratica, è come se si rivolgesse ai servizi di emergenza un altoatesino su due. Poco più della metà dei pazienti è esentato dal ticket: su oltre 250 mila accessi, nel 2016 risultano esenti completamente da ticket la bellezza di 132.982 pazienti. Soltanto a Bolzano gli esenti da ticket sono 45.392.

Di questi gli immigrati non Ue rappresentano una quota minoritaria, circa un decimo dei pazienti complessivi. 

Non indifferenti, invece, sono le spese sostenute annualmente per curare profughi, richiedenti asilo e “clandestini. Per l’Asl si parla in tutti i casi di codici Stp, ossia di Stranieri temporaneamente presenti. La maggior parte vengono curati negli ospedali di Bolzano e Merano. Per quanto riguarda i cittadini non Ue, nel 2015 se ne sono curati 672, saliti a 1.012 nel 2016. Per il 2017 i dati ufficiali si fermano per ora al 18 dicembre: 941 pazienti. In tre anni, sono stati 2.625. Per la cura degli stranieri temporaneamente presenti nel 2015 si sono spesi a Bolzano 256.370,75 euro. Nel 2016 i costi sostenuti sono stati invece di 430.269,28 euro. Queste spese vengono di norma imputate ai ministeri degli Interni e della Sanità.