la cerimonia

Inaugurato l'anno accademico della Libera Università di Bolzano

Per l’occasione il Rettore Paolo Lugli ha presentato il bilancio dell’ateneo: quasi 4400 studenti iscritti nel 2023 e progetti per circa 40 milioni di euro



BOLZANO. Si è tenuta questa mattina la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico della Libera Università di Bolzano.

Nei saluti iniziali la presidente, Ulrike Tappeiner, ha ricordato l'importanza di una riflessione approfondita sulla missione dell'università, il suo ruolo nella società, soprattutto in un presente così turbolento.

"La cerimonia di apertura dell'anno accademico è uno di quei rari ma importantissimi momenti in cui non solo guardiamo al passato, ma soprattutto alle sfide del futuro", ha sottolineato, "in un'istituzione privilegiata come l'università abbiamo la fortuna di lavorare insieme a giovani impegnati e fortunatamente anche critici. In quanto istituzione locale, siamo disposti a collaborare con altre istituzioni e gruppi per dare il nostro contributo a una società basata sulla solidarietà, con un approccio lungimirante".

In apertura di manifestazione, il sindaco Renzo Caramaschi e il presidente della Giunta provinciale, Arno Kompatscher hanno portato i saluti della città di Bolzano e della Provincia di Bolzano.

Il rettore Paolo Lugli ha dedicato il suo intervento a un bilancio dei suoi due mandati alla guida dell'ateneo altoatesino. "Il numero di studenti e studentesse è passato da circa 4100 nel 2017 a quasi 4400 del 2023, quello del personale accademico docente da 226 a 309 unità, e quello del personale tecnico amministrativo da 262 a 319", ha affermato Lugli,

"Una crescita considerevole si è avuta nell'acquisizione di fondi terzi, con una crescita da circa 5 a 14 milioni di €, destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi mesi grazie a progetti europei e PNRR. A proposito di quest'ultimo, negli ultimi mesi abbiamo portato a Bolzano attorno ai 40 milioni di euro in programmi di grossa rilevanza nazionale e locale, che lanciano unibz a un livello di interazioni e collaborazioni senza precedenti". Il rettore poi ha continuato sottolineando il contributo di unibz allo sviluppo del territorio.













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