Incidente ferroviario, slitta la riapertura della linea del Brennero
La procura: al momento non ci sono indagati. Nello schianto sono morti due operai che stavano lavorando sulle rotaie
BOLZANO. Slitta la ripresa del traffico ferroviario sulla linea del Brennero a Bressanone, dopo l'incidente con un treno-cantiere che martedì notte è costato la vita a due operai. Sono proseguiti anche di notte i difficili lavori di ripristino dei binari. Dovevano infatti prima essere rimossi migliaia e migliaia di tonnellate di rottami e traversine in cemento.
La riattivazione del binario in direzione sud, prevista in un primo momento per giovedì, con ogni probabilità slitterà alle prime ore di venerdì. Proseguono perciò i servizi sostitutivi per i treni passeggeri, mentre i treni merci vengono deviati per Tarvisio oppure la Svizzera.
I sindacati. «Quanto accaduto lascia basiti e dimostra ancora una volta quanto ci sia da fare sul tema sicurezza per chi lavora nelle manutenzioni ferroviarie. Queste non sono però le ore delle polemiche né delle prese di posizioni, ma solo quelle della solidarietà verso chi sta pagando il conto di quanto accaduto».
Così i segretari di Filt del Trentino e dell'Alto Adige, Stefano Montani e Anita Perkmann, all'indomani dell'incidente di Bressanone. «Il nostro pensiero - aggiungono - è per le famiglie che hanno perso i loro cari e per chi in queste ore trepida nella speranza di vedere migliorare i propri familiari feriti». «In attesa che si faccia presto luce sulle dinamiche degli incidenti, ci preme sottolineare che la sicurezza nei luoghi di lavoro non sarà mai raggiunta fino a quando saremo costretti a registrare morti inspiegabili», concludono i sindacalisti.
La procura. Per la procura di Bolzano, che ha aperto un'inchiesta sull'incidente ferroviario di Bressanone, restano aperte tutte le ipotesi, dal guasto tecnico, all'errore umano e al sovraccarico del treno-cantiere. «Per il momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati», ha confermato il vice procuratore capo Markus Mayr.