Influenza suina, i casi accertati sono 88

Da metà novembre immunizzati personale sanitario e pazienti a rischio. Da gennaio bambini dai 2 anni in su e giovani fino ai 27. L'assessore Theiner: «Non c’è allarme ma il rischio è reale. Consigliamo la vaccinazione»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Sono 88 gli altoatesini finora colpiti dall'influenza suina. Nessuno di loro ha subìto complicazioni e tutti sono guariti nell'arco di due o al massimo tre giorni (ricoverato per accertamenti solo il primo paziente). L'assessore alla sanità Richard Theiner smorza ogni allarmismo, dice che le scuole inizieranno regolarmente il 14 settembre, ma spiega che il rischio è reale: «Dobbiamo prendere tutte le precauzioni per non farci trovare impreparati dalla pandemia». Peter Mian, primario del reparto di Malattie infettive del San Maurizio, consiglia la vaccinazione anche perché impedisce al virus di incrociarsi con un altro più aggressivo. Intanto a Roma l'unità di crisi predisposta dal Ministero - a cui ha partecipato lo stesso Theiner - ha messo a punto con gli esperti un piano preciso.

«Circa 200 mila altoatesini - conferma l'assessore - saranno vaccinati contro il virus A/H1N1 in due tornate: la prima fra novembre e dicembre e la seconda all'inizio del 2010. Va detto che il vaccino non è ancora pronto ma abbiamo già ordinato le dosi alla “Novartis”, credo che si potrà cominciare a vaccinare la popolazione altoatesina da metà novembre». A fornire le dosi (che saranno gratuite) alla Provincia sarà lo Stato.

«In una prima fase da metà novembre fino alla fine dell'anno saranno vaccinate le categorie impiegate nei servizi essenziali, quelli la cui eventuale paralisi metterebbe in difficoltà tutti i cittadini (in sostanza parliamo del personale del servizio sanitario, di pubblica sicurezza, della protezione civile, ecc.). Inoltre tutti coloro che hanno patologie croniche come ad esempio malattie cardiovascolari, asma e diabete». La seconda tornata, con vaccini che saranno disponibili a partire da gennaio, interesserà i bambini dai 2 anni in su ed i giovani (fino ai 27 anni). L'assessorato ricorda anche come sia possibile effettuare la doppia vaccinazione: contro l'influenza suina e contro la normale influenza che compare, puntuale, ogni inverno. Theiner ricorda ancora una volta che in caso di sospetto da influenza suina bisogna consultare subito un medico: «Telefonate però, non andate! Occorre evitare assolutamente di finire in ospedale oppure nell'ambulatorio del medico di base per impedire che il virus si diffonda». Per il direttore sanitario dell'Asl unica, Oswald Mayr il virus è un osservato speciale: «Seguiremo con attenzione l'andamento della pandemia per garantire uno svolgimento corretto delle procedure vaccinali ed un'adeguata assistenza alle persone colpite che possono stare tranquille».

Ma come si riconosce l'influenza? Porta febbre uguale o superiore a 38 C, accompagnata da cefalea, malessere, sudorazione, brividi, astenia e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse, mal di gola e congestione nasale. L'assessorato ha quindi diffuso un vademecum con una serie di consigli per evitare il contagio: evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa; lavare frequentemente le mani con acqua e sapone o con salviette igienizzanti; evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca; coprire la bocca con un fazzoletto quando si starnutisce.













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