Iniziano gli espropri per la pista pedociclabile

Col progetto pronto, il Comune ha incontrato i proprietari dei terreni interessati Il tracciato di un chilometro verso zona Cervo raggiungerà il confine con Vadena


di Bruno Canali


LAIVES. Ieri, in via Stazione a Laives, è stata giornata di incontri fra il vice sindaco Giovanni Seppi, l'ingegner Straudi e l'ingegner Giorgio Giacomozzi con i proprietari dei terreni che verranno espropriati per far passare la pista pedociclabile dalla città fino al confine con Vadena, in zona Cervo. Questi proprietari sono 16, per una ventina di particelle catastali coinvolte nell'operazione. Già nei mesi scorsi, l'ingegner Giacomozzi aveva predisposto studio e progetto del nuovo tracciato pedociclabile che l’amministrazione comunale ha posto in testa alle priorità programmatiche, impegnando anche le prime somme nel bilancio di previsione. Adesso si inizia con la procedura d'esproprio dei terreni nel territorio di Laives e per questo, come detto, il vice sindaco ha iniziato a incontrare uno a uno i proprietari.

Si tratterà di espropriare una striscia di terreno agricolo lungo via Stazione lunga circa un chilometro, sulla quale verrà realizzata la pista pedociclabile in direzione della zona Cervo, a ridosso della quale corre il confine catastale fra Laives e Vadena. La pista sarà separata dalle campagne mediante un'alta siepe. Per completarla poi fino all'argine dell’Adige, dove passa la pista ciclabile provinciale, mancheranno alcune centinaia di metri, ma la stradina della zona Cervo è privata e sul territorio di Vadena, dove Laives, ovviamente, non ha competenza.

"Noi a ogni modo faremo la pista pedociclabile fino al confine, qualche decina di metri oltre il sottopasso ferroviario - dice Seppi - e da lì, fino all'Adige sarà la Comunità comprensoriale ad attivarsi per convincere i proprietari a cedere quanto serve per proseguire col tracciato. A sua volta, sempre nel territorio di Vadena, l'A22 ha in programma il rifacimento del cavalcavia autostradale esistente, che ricostruirà con ciclabile e marciapiede, proprio in previsione del collegamento dedicato alle bici”.

Anche gli operatori turistici aspettano da tempo questo intervento, perché negli ultimi anni è molto cresciuto il turismo in bicicletta e gli ospiti delle strutture ricettive locali continuano a chiedere questo tipo di tracciati per muoversi nel circondario. Insomma, non c'è più tempo da perdere e Laives è già in marcia.

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