Irpef da 0,9 a 1,23%: batosta da 24 milioni

Il governo impone il salasso sulle buste paga a partire ancora dall'anno d'imposta 2011


Orfeo Donatini


BOLZANO. La manovra del governo Monti ieri è stata aggiornata all'ultimo momento, cambiando ancora una volta le previsioni del salasso alle autonomie speciali, in particolare quelle del Nord con Val d'Aosta, Friuli, Bolzano e Trento. La voce più pesante e che toccherà direttamente le buste paga di tutti i cittadini è quella legata all'aumento della soglia minima dell'addizionale Irpef provinciale che passa da 0,9% a 1,23% con un salasso sulle entrate degli altoatesini per una cifra che si aggira sui 24 milioni di euro all'anno. In una busta paga "media" saranno una decina di euro in più al mese che verranno detratti. E saranno tutti quattrini destinati direttamente ed interamente nelle casse statali. La notizia che ha gettato infatti nello sconforto gli amministratori regionali è stata l'introduzione della cosiddetta "riserva dell'Erario", ovvero la previsione che tutti i fondi così definiti - e dal solo Alto Adige Südtirol qualcosa come circa 160 milioni di euro l'anno a carico di Provincia, Comuni e cittadini - andranno direttamente nelle casse dello Stato per i prossimi cinque anni. Inspiegabilmente dal capitolo "prelievo alle autonomie speciali" sono improvvisamente scomparse le regioni Sicilia e Sardegna e così la quota da versare è scesa a circa 860 milioni di euro dei quali circa 120 a carico di Bolzano e altrettanti di Trento. A sorpresa invece è emersa la richiesta di devolvere circa altri 60 milioni allo Stato prelevandoli dai maggiori incassi che otterranno i Comuni dall'applicazione della nuova Imu (la vecchia Ici riveduta e corretta con i nuovi estimi catastali): in questo caso i Comuni altoatesini dovrebbero complessivamente versare circa 15 milioni di euro. Ma la notizia che ha gettato nello sconforto gli amministratori regionali è stata l'introduzione della cosiddetta "riserva dell'Erario", ovvero la previsione che tutti i fondi così definiti - e dal solo Alto Adige Südtirol qualcosa come circa 135 milioni l'anno a carico di Provincia e Comuni - andranno direttamente nelle casse dello Stato per i prossimi cinque anni. «Questa manovra non è proprio quel gran miracolo che ci si sarebbe potuti aspettare dal governo dei professori - ha commentato caustico ieri il presidente Durnwalder - per non dire che a Roma manca del tutto la chiarezza necessaria sui conti e sui rapporti con le autonomie che vanno prima di tutto rispettate. Così non si può collaborare in serenità perché ci hanno messo di fronte semplicemente ad un taglio netto dei nostri fondi, senza nemmeno consultarci. Ora prevedono, stando all'ultima stesura della manovra, la possibilità di un certo confronto con il governo; ma a cose fatte mi sembra davvero difficile possa sortire qualcosa di positivo». «Ho l'impressione - ha commentato il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli - che Monti non stia risolvendo la crisi in maniera particolarmente brillante ma, semmai, con un buon lavoro solo ragionieristico. Per parte nostra abbiamo l'obbligo morale di andare ad incidere il meno possibile sui soldi dei cittadini ed è per questo che da lunedì prepareremo il nuovo bilancio del Comune con estremo rigore, ben consapevoli che la situazione è davvero molto grave». «Sul riparto di quegli 860 milioni di euro che dovranno pagare le autonomie speciali del Nord - ha sottolineato per parte sua il governatore trentino Lorenzo Dellai ieri a Bolzano per il consiglio regionale - pare che vi sia alla fine una possibilità di confronto con il governo. Tardivo se vogliamo, ma è un elemento positivo che dobbiamo valutare con attenzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità