Irpef, la busta paga arriva più leggera

Il dipendente con salario di 20 mila euro l'anno si trova 20 euro meno al mese


Riccardo Valletti


BOLZANO. Nelle buste paga dei lavoratori, a partire da questo mese, c'è l'aumento dell'addizionale provinciale Irpef. Il balzello di Monti graverà nel caso di un salario medio di 20 mila euro l'anno per 220 euro, in soldoni circa 20 euro di meno al mese. Nel caso dell'Alto Adige ci ha pensato la Provincia ad attutire gli aumenti. La legge esonera dal versamento i redditi inferiori ai 15 mila euro lordi, e concede detrazioni fino a 252 euro per ogni figlio a carico del lavoratore con reddito fino a 28 mila. Non una norma perfetta, però, specifica il segretario Cisl Michele Buonerba, «la legge varata lo scorso 18 dicembre avrebbe dovuto prevedere l'aumento dell'aliquota anche per le detrazioni e così chi era destinato a ricevere una detrazione totale dell'imposta si ritrova a doverne pagare la quota d'aumento». Il calcolo è presto fatto: la detrazione fino a 252 euro per figlio a carico corrisponde al valore dell'intera addizionale che avrebbe pagato un lavoratore fino a 28 mila euro di reddito lordo con l'aliquota precedente, cioè dello 0,9%; ma nel frattempo la percentuale è aumentata all'1,23%, portando il valore del versamento per l'addizionale a 344,40 euro. Il risultato è che anche in presenza di figli a carico si finisce per pagare una piccola parte di addizionale, cioè solo il valore dell'aumento rispetto alla precedente. Al caso limite di reddito massimo di 28 mila euro lordi con un figlio a carico, spetterà quindi un pagamento di 92,40 euro, circa 8 euro in più al mese. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché stando ai dati dell'Agenzia delle Entrate sui redditi 2010, contro i circa 93 mila lavoratori nella fascia di reddito che dà diritto all'esenzione, ce ne sono oltre 125 mila che potranno detrarre il parziale per i figli a carico, mentre ai 74 mila più ricchi toccherà l'intero aumento. Per i redditi superiori a 28 mila euro infatti nessuno sconto, e l'aumento vale comunque un terzo in più rispetto ai versamenti precedenti. Un lavoratore con un reddito lordo di 60 mila euro annui ad esempio, con la vecchia aliquota pagava 540 euro di addizionale l'anno, d'ora in poi ne pagherà 738. Un raro caso di giustizia sociale, riportando tutto al suo valore in denaro: stando ai dati 2010 infatti, il valore totale dell'esenzione per i redditi bassi ammonta a circa 8 milioni di euro, ampiamente ripagati dagli oltre 10 di aumento per la fascia di reddito più elevata. E in tutti i modi a saldo positivo per il gettito nelle casse provinciali, che stimato dovrebbe crescere di qualche milione rispetto ai 63 incassati nel 2010. Gli altoatesini si possono comunque considerare privilegiati rispetto al resto del Paese anche per una secondo e altrettanto determinante fattore: l'addizionale Irpef comunale. Dei 116 comuni presenti in provincia solo 15 la applicano ai loro residenti. Le aliquote sono tutte relativamente basse, in media lo 0,3%, e il comune più esigente, contro tutte le previsioni, risulta essere Sarentino con lo 0,5, mentre il più economico è Merano con lo 0,1%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità